Lite sull’antimafia a Castelvetrano, paese del superlatitante Matteo Messina Denaro. Per giorno 16 è prevista la manifestazione “Sono Castelvetranese e non sono mafioso”, organizzata da associazioni e cittadini. Ma la Cgil di Trapani e la Camera del lavoro di Castelvetrano hanno sapere che non parteciperanno: “Affermare di non essere mafiosi – spiegano – è un importante segnale in un territorio fortemente permeato dal sistema criminale e mafioso, ma nello stesso tempo non si possono disconoscere le infiltrazioni mafiose nella politica e nell’economia del territorio che hanno portato allo scioglimento del Comune”.
Nel giugno dell’anno scorso il Comune di Castelvetrano è stato sciolto per mafia ed è attualmente retto da commissari prefettizi. “La lotta a Cosa nostra – dicono il segretario generale della Cgil Filippo Cutrona e il segretario della Camera del Lavoro di Castelvetrano Gaspare Giaramita – è una battaglia che i cittadini devono condurre insieme alla Istituzioni siano esse elette dal popolo siano nominate dallo Stato. Per questa ragione sarebbe stato opportuno scendere in piazza affermando non solo che essere castelvetranese non vuol dire essere mafiosi, ma sostenendo anche l’attivita’ dei commissari del Comune impegnati nel gravoso compito del risanamento economico dell’Ente e nell’affermazione della cultura della legalità”.
All’iniziativa, lanciata da alcune associazioni, in questi giorni sono giunte nuove adesioni. Vicinanza agli organizzatori è arrivata tra gli altri dall’ex deputato regionale Giovanni Lo Sciuto, che nella scorsa legislatura è stato anche componente della commissione regionale antimafia: “Anch’io sono castelvetranese ma non sono mafioso”. Non mancano posizioni differenti. Alla Sinistra per Castelvetrano “questo corteo pacifico e silenzioso sembra poco avvincente, strumentalizza e blandisce quella cordata di delusi ed esclusi dal divieto di votare per le elezioni del consiglio comunale”.
Il Pd, invece, si dice “non interessato alla demagogica competizione di chi è più onesto e “perbene” in città ma, al contrario, parteciperà a qualsiasi manifestazione che abbia quale unico e apertamente dichiarato scopo di sostenere il ripristino della legalità nell’azione amministrativa ed il completo affrancamento dalle influenze della criminalità”.
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