«Nessuna restrizione alla Movida, l’Amministrazione comunale ha applicato una legge nazionale: gli stabilimenti balneari non possono fare “discoteca” senza le necessarie autorizzazioni»
Il sindaco Castiglione interviene sulla recente polemica insorta su Facebook, chiarendo: «L’intrattenimento musicale a basso livello d’intensità, tipo piano bar, può essere esercitato»
In riferimento alla polemica recentemente insorta sui social network a seguito del mancato rilascio da parte del Comune di Campobello dell’autorizzazione ad esercitare attività di discoteca a uno stabilimento balneare di Tre Fontane, il sindaco Giuseppe Castiglione chiarisce quanto segue: «Appare alquanto assurdo che un sindaco debba replicare finanche sull’applicazione di una legge nazionale, come se fosse possibile per un ente locale non applicare una legge in vigore a prescindere dalla data in cui essa sia stata emessa! Nella fattispecie, la legge “arcaica” che viene criticata è il Regio Decreto 18 giugno 1931, n. 773, meglio conosciuta come “Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza” che, giornalmente, viene applicato da tutte le polizie e da tutti i giudici italiani. Nessuna ordinanza sindacale infatti è stata emanata dall’Amministrazione Comunale che, per il tramite dei propri impiegati, non ha fatto altro che “applicare” la legge, non accogliendo la richiesta avanzata dal gestore di uno stabilimento balneare che aveva presentato una Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) per l’organizzazione di un palinsesto di circa 30 eventi notturni con dj, attività quest’ultima che, per legge, in maniera continuativa e, dunque, “non eccezionale” può essere esercitata solamente da una “discoteca”.
Infatti, prima dell’inizio di attività “non occasionali” che comportino pubblico spettacolo (come una serata danzante con dj in locale che funge da discoteca) occorre convocare obbligatoriamente la Commissione comunale o provinciale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo, competente ad esprimersi. Pertanto, qualsiasi stabilimento balneare che voglia “trasformarsi” in locale da ballo sulla spiaggia può farlo, purché rispetti regolamenti e leggi che riguardano il settore, acquisendo le necessarie autorizzazioni. Non si tratta affatto di mettere restrizioni alla movida a Tre Fontane, ma solamente di avere regole certe che valgano per tutti, altrimenti andremmo verso un abusivismo senza frontiere. Cosa ben diversa è invece per quanto riguarda l’intrattenimento musicale di sottofondo con emissione a basso livello d’intensità (tipo piano bar, etc.) e che nelle fasce orarie consentite, a seconda delle tipologie di attività, può essere regolarmente esercitato anche senza alcuna particolare autorizzazione da parte di tutte le attività turistiche di Tre Fontane e Torretta Granitola, oltre che nel resto d’Italia».
Il Portavoce
Antonella Bonsignore