Ancora problemi per il dragaggio del porto di Mazara. Un mese fa era stato reso noto che bisognava rifare le analisi dei fanghi prima di scaricarli nella colmata B. Al comune era arrivata una nota in cui si chiedeva di rifare le analisi dei fanghi perché quelle effettuate dal Cnr, erano scadute. “In questo foglio di carta, a firma del dottor Salvatore Di Salvo, un funzionario che ha sostituito il precedente che a sua volta aveva sostituito un altro funzionario, ci viene comunicato – aveva osservato il sindaco Cristaldi – che prima di iniziare le pratiche della escavazione bisogna procedere nuovamente alla verifica del piano di monitoraggio dei fanghi e si deve procedere ad una nuova caratterizzazione degli stessi fanghi”. Due giorni fa altro colpo di scena.
E’ pervenuta al comune di Mazara, un’altra nota a firma del commissario di governo contro il dissesto idrogeologico in Sicilia, Maurizio Croce, in cui si afferma di avere inviato all’assessorato regionale per il territorio e ambiente, nonché per conoscenza, tra gli altri, anche al sindaco di Mazara, una nota in cui si chiede “la modifica delle precedenti autorizzazioni regionali rilasciate dall’assessorato, così da superare tutte le prescrizioni che si sono accavallate in questi anni e procedere, finalmente, con l’avvio dell’intervento”. Per ottenere la revisione dell’autorizzazione, però, è necessario apporre alcune modifiche al progetto originale, soprattutto per quanto riguarda il trasporto dei fanghi e il loro successivo deposito nella cosiddetta colmata B. Si afferma che dovrà essere realizzata una vasca di raccolta e dovrà essere costantemente verificata la compatibilità del materiale di risulta.
Una soluzione progettuale per evitare qualsiasi sversamento nelle aree circostanti o la loro contaminazione. Nella nota Croce ricorda anche che, nonostante mancasse ancora l’autorizzazione da parte della Regione, si è proceduto con l’affidamento della gara d’appalto per evitare la perdita del finanziamento. Per l’avvio dei lavori, insomma, è un altro rompicapo, previste altre perdite di tempo per la revisione di un progetto in cui erano previsti, tra l’altro il trasporto dei fanghi e il loro deposito. In quale direzione dovrà essere aggiornato il progetto, nella nota non viene spiegato, pertanto dovrà essere cura del progettista, l’ingegnere Leonardo Tallo, informarsi ed apportare le modifiche richieste.
Lo corso 13 giugno il sindaco, Nicola Cristaldi, si chiedeva “come sia possibile un ritardo simile sull’inizio dei lavori di escavazione. Non vorrei che alla fine le somme del finanziamento andassero perdute. Come si può accettare – ha aggiunto Cristaldi – che dopo sette anni la Regione siciliana non abbia ancora autorizzato l’inizio dei lavori. Le abbiamo e le stiamo tentando tutte – ha concluso il Sindaco di Mazara del Vallo – e ogni volta che si è pronti emerge sempre qualcuno che solleva un problema che rimanda l’escavazione. Non si capisce il perché questo nostro porto deve restare così com’è”.
(Fonte: Giornale di Sicilia – Salvatore Giacalone)