Come è triste Mazara quando non crescono le periferie. E’ ciò che risulta valutando i dati raccolti dal dossier dell’istituto di ricerca Il Duemila sulle zone periferiche abitate con disuguaglianze infrastrutturali e sociali. Non si tratta di affermazioni generiche o astratte dal momento che i dati anche fotografici provano la drammaticità delle persone che abitano e vivono in case su strade a fondo naturale, senza marciapiedi o pubblica illuminazione, fognature, rete gas e senza servizio di trasporto pubblico.
Le periferie non possono essere dimenticate, non possono essere cancellate, si tratta della vasta zona ovest di Mazara ( Tonnarella e le cento traverse nel Lungomare Fata Morgana, via America, Australia, parte terminale della via Bessarione, Anno Santo, via Del Mare), zona nord ( Madonna dell’Alto, Affacciata, via nervi, Degli Archi), zona est ( Bocca Arena, litoranea per Granitola con traverse), zona nonché Bianca e Giangreco. Le famiglie che vivono nelle scomode periferie hanno diritto di parlare e farsi ascoltare. Aspettano risposte, c’è sofferenza rabbia, rancore e sfiducia. Il Dipartimento de Il Duemila attento ai mutamenti sociali, ha puntato a fronteggiare l’emergenza cittadina periferica con attenta ricerca. Troppi i ritardi nella urbanizzazione e valorizzazione, eppure Mazara ha bisogno delle sue periferie urbanizzate per realizzare una grande trasformazione strutturale. Con ragionevolezza e ambizione nello stesso tempo, il Presidente de Il Duemila avv. Vella, afferma che i quartieri periferici se urbanizzati possono portare grandi novità per il futuro della città. Oggi Mazara è disfunzionale e divisiva. Le attuali insufficienze di infrastrutture nelle nuove periferie contribuiscono alla frantumazione ed erosione del sistema città, determinando effetti negativi alla crescita. E’ tempo di mettere mano con urgenza alla pianificazione e valorizzazione delle periferie sorte negli ultimi anni. E’ priorità e strategia forte, richiede elaborazione intellettuale, capacità progettuale, partecipazione, coraggio e responsabilità decisionale.
Occorre prendere coscienza che la comunità di popolo di periferia è società, cioè sistema solidale solo se unita da forte identità, su una serie di valori e di infrastrutture fondamentali.
Il Duemila ribadisce nel dossier che il nuovo Welfare e coesione sociale è doveroso e necessario se non si vuole lo sfilacciarsi delle reti connettive del sistema città Mazara. Il nuovo piano straordinario e completo di pianificazione e valorizzazione delle periferie di Mazara cambierà la società e territori e l’economia.
Istituto di ricerca Il Duemila