Oltre 700 persone, la scorsa notte, hanno potuto ammirare lo spettacolo itinerante en plain air, che ha ufficialmente aperto la rassegna “A ventu… Abbentu”, riportando “grande bellezza” nel meraviglioso sito archeologico, che è ritornato a vivere di arte.
Una straordinaria, intensa e, per certi versi, anche complessa performance artistica che ha coinvolto più di 70 eccezionali artisti della provincia trapanese, capaci di narrare una grande storia di ieri, di oggi e di domani.
Potentemente moderno è stato infatti il messaggio lanciato dal mito portato in scena dagli artisti che, attraverso luci, ombre, suoni, canti, musica, danza, teatro e scultura sotto le stelle, hanno saputo raccontare come ogni civiltà nasca da un “esodo”, una “migrazione” dalla propria radice, che sia una madre patria o un gruppo familiare, e si apra nella storia ad altri esodi, altre migrazioni. Un messaggio universale sulla dignità umana, i diritti e la libertà che, complice il suggestivo scenario, è stato capace di emozionare e di toccare il cuore di tutti, adulti e bambini.
Lo spettacolo, che ha aperto la rassegna “A ventu… Abbentu” diretta dallo stesso Bonagiuso e promossa dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Castiglione con la preziosa collaborazione della Pro loco Costa di Cusa, in particolare, ha visto l’esibizione dei formidabili piccoli attori del “Teatro Abusivo” di Marsala diretto da Massimo Pastore ed Alessandra De Vita, di Riccardo Sciacca, che con i suoi musicisti ha composto per l’occasione un brano sulla metopa selinuntina del rapimento di Europa, del Kepos Performing Theater di Castelvetrano, che ha creato, insieme ai giovani dell’ASL dei Lycei Mazariensi, una performance tra Apollineo e Dionisiaco, di Alfredo Giammanco Dronescape di Trapani, che assieme a Debora Messina ha musicato “Diodoro Siculo e la battaglia di Selinunte” tra greco e sicano, di Benito Frazzetta, in arte Varva, che ha curato il video mapping sulle rocce, nonché della corale lirica del Carpe Diem di Marsala, diretta da Roberta Caly, Fabio Gandolfo e Gregorio Caimi, che ha chiuso lo spettacolo con “Oceano di Silenzio”, mentre il numerosissimo pubblico migrava insieme agli attori del Collettivo Urbano d’Arte di Castelvetrano che raffiguravano lo spaccato della migrazione siciliana del dopoguerra.
«Questa esperienza mi ha sovrastato artisticamente e umanamente – ha detto Giacomo Bonagiuso – perché gli artisti che ho coinvolto sono stati in grado di restituirmi tutta la potenza evocativa della musica, del teatro, della performance. Ho dato loro un filo rosso e mi è stato riconsegnato un poema di rara bellezza che ha letteralmente commosso il pubblico. Di questa sproporzione oggi sono infinitamente grato. Rivolgo un plauso anche a “Primafila” di Marsala, capitanato da Giuseppe Ombra, che ha curato l’allestimento di luci e audio di uno spettacolo che si è articolato su un’area di 600 metri con 6 palcoscenici. Il pubblico che, nel finale, ha creato assieme agli attori una interminabile fila di esodo, di migrazione, ha in ultimo riconsegnato tutti al tempo ordinario, dopo aver vissuto questa incantevole esperienza».
Oltre a Giacomo Bonagiuso, in apertura dello spettacolo sono intervenuti anche l’avv. Caterina Giorgi, componente del direttivo della Pro Loco, il direttore dell’ente “Parco Archeologico Selinunte –Cave di Cusa” e il sindaco di Campobello di Mazara Giuseppe Castiglione, che ha affermato: «Abbiamo voluto fortemente che tante persone si riappropriassero di questo incantevole luogo, che stiamo cercando di promuovere con tanti sforzi compiuti a vari livelli. Una rassegna che possa, negli anni, affermarsi come residenza culturale, e come cifra stessa del territorio, riteniamo infatti possa rappresentare una delle strategie più efficaci in tale direzione. Quando poi a dirigerla è un grande intellettuale siciliano come il nostro Giacomo Bonagiuso non possiamo che ritenerci oltremodo soddisfatti del risultato raggiunto. Un ringraziamento particolare, anche in questa occasione, va infine alla Pro Loco Costa di Cusa, per aver curato come sempre i dettagli e gli aspetti organizzativi».
Anche lo spettacolo “Mythodea” fa parte del palinsesto “Estate 2018” promosso dall’Amministrazione comunale di Campobello con la direzione artistica di Gianvito Greco.
Il Portavoce
Antonella Bonsignore