La domanda viene spontanea: con la canapa di Pantelleria che si fa?
Il primo raccolto di Canapa Sativa detta Light nell’isola di Pantelleria avviene camminando tra piante di capperi, peschi, fichi e come tradizione vuole filari di viti ad alberello patrimonio mondiale dell’umanità. E’ come vendemmiare: si scelgono le piante pronte al raccolto e all’essiccazione in ambiente secco, poi si compie la potatura a terra, il tronco viene cimato, la pianta muore.
Fabio Farina con l’Agenzia per l’Agricoltura ha riavviato la coltivazione con una piantumazione di circa 1000 piante e vuole approfondire la conoscenza di pregi ed esigenze della Canapa, coltura di antica tradizione in Italia, assai diffusa fino alla Seconda guerra mondiale, quando eravamo i primi produttori in Europa, con oltre 100mila ettari di campi di Canapa destinati per lo più al tessile. Nei decenni successivi l’avvento del proibizionismo ha cancellato quello che era un vanto del made in Italy. Nell’ultimo biennio alcune trasformazioni normative e un rinnovato interesse a livello comunitario e nazionale hanno però ridato slancio alla produzione della pianta.
Si creano economia diretta al territorio, posti di lavoro, specializzazione per agronomi. In Europa, infatti, molti agronomi sono già preparati su queste piante in particolare su quelle fibrose e medicinali. E nel 2018, con la canapa di Pantelleria, che si fa? Un utilizzo informato e educato, rivolto al settore alimentare e ricreativo. Sui banconi del primo shop nato a Pantelleria si trovano anche oli e paste all’aroma di cannabis, bibite. Le infiorescenze si trovano in barattolo. C’è poi il filone dell‘utilizzo tessile e anche nella bioedilizia. La cura di disturbi della salute è un punto cruciale per l’Agenzia per l’Agricoltura; è pronta la bozza di un progetto da presentare alle parti politiche sensibilizzando con incontri pubblici, per discutere dell’importanza della sperimentazione degli effetti benefici sulla salute umana dei cannabinoli e delle erbe come artemisia, achillea e altre. Si punta alla informazione e formazione sulle qualità terapeutiche delle erbe medicinali, così Fabio Farina, titolare del primo shop a marchio Easy Joint aperto quest’anno a Maggio in Vicolo Leopardi alle spalle del borgo di Pantelleria vuole proporsi con il suo progetto. L’idea nasce in seguito all’aver vissuto un evento traumatico, una malattia gravissima, e da questa esperienza la famiglia Farina ha conosciuto gli effetti positivi alla persona quando si assumono molecole contenenti i cannabinoli prodotti dalla Canapa. Così hanno deciso di partecipare alla fiera del settore che si teneva a Roma e al ritorno all’isola di Pantelleria hanno iniziato la coltivazione e aperto un punto vendita; oggi si raccolgono i primi frutti!
Comunicato Stampa