Lo Stato, la Regione e l’Unione Europea hanno da molto tempo destinato Capo Feto a zona di protezione speciale e di conservazione naturale.
In questo senso sono state investite, nel corso degli anni, tantissime risorse finanziarie. Ma in difformità a tali orientamenti, la Marina Militare e l’Agenzia del demanio, con la partecipazione compiaciuta dell’Amministrazione comunale di Mazara, hanno consegnato, in data 28 giugno 2018, la stazione di vedetta di Capo Feto a una cooperativa per costruirvi una struttura ricettivo – ricreativa.
In conseguenza di ciò del faro di Capo Feto, è rimasto solo un cumulo di macerie.
L’amministrazione di Mazara parla di “sviluppo turistico” ma opera per privatizzare gli spazi pubblici, stravolgendo l’habitat e l’ambiente naturale, che rappresentano la vera risorsa, proprio per sviluppare il turismo.
Chiediamo spiegazioni per quello che sta succedendo a Mazara e invitiamo i cittadini alla vigilanza attiva, in difesa delle sue risorse.
Il segretario della CGIL-Camera del lavoro
Vito Gancitano