Il Premio Nobel per la Medicina 2018 è stato assegnato a James P. Allison e a Tasuku Honjo. Sono stati premiati per le ricerche sul freno naturale che riesce a bloccare l’avanzata dei tumori, sulle quali si basa l’immunoterapia.
Le ricerche di James P. Allison e Tasuku Honjo sono state una pietra miliare nella lotta contro i tumori perché per la prima volta hanno portato alla luce i meccanismi con i quali le cellule del sistema immunitario attaccano quelle tumorali.
Allison ha aperto la via a queste ricerche studiando le proteine che funzionano come un freno del sistema immunitario e intuendo le loro grandi potenzialità: manipolando il loro freno naturale sarebbe stato possibile aggredire i tumori con nuove armi.
Honjo ha segnato un altro passo lungo questa nuova strada scoprendo una proteina delle cellule tumorali che funziona anche come un freno, ma con un meccanismo d’azione diverso rispetto a quelli noti fino a quel momento.
Entrambe le scoperte si sono tradotte nel tempo in nuovi approcci per la terapia contro i tumori che si stanno dimostrando molto promettenti.
Tasuku Honjo con il suo gruppo di ricerca dell’università di Kyoto, subito dopo l’annuncio del Nobel (fonte: Nobel Foundation)
James P. Allison, 70 anni, è immunologo americano e dal 2004 ha condotto le sue ricerche nel Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York. Nato negli Stati Uniti il 7 agosto 1948, ha cominciato la sua carriera scientifica negli anni ’80, prima nell’università del Texas e poi in quella californiana di Berkeley.
Tasuku Honjo, 76 anni, è di origini giapponesi e ha lavorato a lungo fra Giappone e Stati Uniti, tra le università di Kyoto e Osaka, la Carnegie Institution di Washington e i National Institutes of Health. Immunologo di formazione, è nato il 27 gennaio 1942 a Kyoto e nella sua città ha lavorato a lungo a partire dagli anni ’70, tranne brevi parentesi negli Stati Uniti e a Osaka.
Fonte: foto e articolo ANSA.IT