Sale a dodici il numero delle vittime per l’ondata di maltempo che ha investito l’Italia. Dopo i 7 morti di lunedì 29 ottobre (due in provincia di Frosinone, uno a Terracina in provincia di Latina, uno a Napoli, uno ad Albisola nel Savonese, uno a Feltre nel Bellunese e uno a San Martino in Badia, in provincia di Bolzano), i soccorritori hanno recuperato altri corpi. Sono quello di una donna morta a Dimaro, in Val di Sole, dove è esondato il torrente Meladrio, quello di un velista che era disperso nel mare davanti a Catanzaro, quello di un 63enne di San Giovanni in Marignano (Rimini) morto ieri pomeriggio in mare per un incidente durante un’uscita in kitesurf e un pescatore che era disperso nel lago di Levico dopo che le forti raffiche di vento lo avevano fatto cadere dalla sua barca. Infine, è stato trovato morto nel torrente Biois, il 61enne di Falcade (Belluno) disperso dopo che la sua auto era stata trovata abbandonata nei pressi del corso d’acqua.
E’ ancora emergenza in molte regioni italiane: venti oltre i cento chilometri orari e mareggiate con onde anche di sette metri che stanno sferzando le coste. In oltre 48 ore sono più di 7mila gli interventi di soccorso effettuati dai 5.800 vigili del fuoco sul territorio nazionale per allagamenti, smottamenti e rimozione di alberi caduti, soprattutto in Liguria, Toscana, Lazio, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, dove alcuni paesi tra cui Santa Caterina in Valfurva risultano isolati, e Piemonte. Per il maltempo scuole chiuse in molte città d’Italia.
Repubblica.it