Due campi per migranti economici a poche centinaia di metri l’uno dall’altro. Due facce diverse della stessa medaglia: quella dell’accoglienza di chi arriva nei territori di Campobello di Mazara e Castelvetrano per la raccolta delle olive. Un campo – in un ex oleificio confiscato alla mafia a Campobello di Mazara – è gestito dal Comitato di Castelvetrano della Croce Rossa in condizioni normali, l’altro, invece, è abusivo, creato all’interno dell’ex impianto “Calcestruzzi Selinunte”, nel territorio di Castelvetrano, privo di qualsiasi servizio.
Lo scorso anno un campo spontaneo, simile a quello quest’anno nato nell’ex calcestruzzi, si trovava in contrada Erbe Bianche a Campobello di Mazara e fu sgomberato e distrutto con l’intervento dei mezzi del Comune e dei carabinieri. Da due anni la questione dei migranti economici nel territorio di Campobello e Castelvetrano viene gestita tramite il tavolo tecnico coordinato dalla Prefettura di Trapani che, quest’anno, ha autorizzato l’allestimento di sole 4 tende della Croce Rossa, per un totale di 128 posti letto.
Il resto dei migranti è stato accolto nei terreni dei datori di lavoro, mentre altri ancora hanno allestito il campo abusivo in condizioni igieniche pessime e senza servizi, proprio fuori il centro abitato di Campobello di Mazara ma, stavolta, sul territorio di Castelvetrano, nella lontana periferia della città.
Gds.it – Max Firreri