Lo studio dei movimenti oculari di chi guarda dimostra perché tacchi alti e schiena inarcata sono considerati sexy
Arriva lei e tutti gli occhi si incollano alla tv: chiamatelo pure “effetto Belen”. Un perfetto mix di tacchi alti, schiena inarcata e camminata ipnotica, che ad ogni comparsata inchioda milioni di telespettatori sul divano. E il motivo è presto detto: la leggera incurvatura della schiena, che porta ad esporre in bella mostra i fianchi, è una “calamita” di sguardi, sia maschili che femminili. Lo hanno scoperto i ricercatori dell’Università di Minho, in Portogallo, con uno studio pubblicato su Evolutionary Psychological Science.
L’esperimento
Per indagare l’effetto della postura sull’attrazione sessuale, i ricercatori hanno creato al computer sei modelli di donna in 3D, con la schiena inclinata con angolazioni leggermente diverse. Ogni sagoma è stata mostrata in visione frontale, laterale e posteriore a 82 persone, sia uomini che donne, a cui è stato chiesto di esprimere l’attrazione provata per ciascuna immagine. Durante l’esecuzione del test, i loro occhi sono stati monitorati con una tecnica che permette di tracciarne i movimenti.
A me gli occhi
I risultati dell’esperimento dimostrano che più la schiena è inarcata e più viene giudicata sexy, sia dagli uomini che dalle donne. Gli sguardi si soffermano soprattutto sulla visione posteriore, piuttosto che su quelle frontali e laterali: mentre le donne puntano gli occhi alla circonferenza vita, gli uomini vengono ipnotizzati dai fianchi.
Il segreto dei tacchi alti
«La percezione dell’attrattività e l’attenzione visiva posta sulla regione dei fianchi indicano che la lordosi o l’inarcatura della schiena potrebbe essere un segnale della ricettività della donna o della sua disponibilità ad essere corteggiata», affermano i ricercatori. La stessa cosa era già stata osservata in passato su diverse specie animali, come i gatti, i furetti, i topi e i primati. «Questo – concludono i ricercatori – potrebbe spiegare anche perché i tacchi alti aumentano l’attrattività delle donne».
(Fonte Ok salute)