Mazara calcio rischia di scomparire dalla scena calcistica siciliana. Il presidente Filippo Franzone non ne vuole più sapere e, ormai da mesi, non viene più neanche in città perché, a due mesi dal termine dello scorso torneo, ha trasferito la squadra a Palermo, nella su città, dove si allenava. Nel frattempo ha chiesto, a più riprese, l’intervento di qualche imprenditore mazarese per cedere la società, un refrain che si è ripetuto in varie circostanze. L’ultima volta l’appello era stato raccolto, nel clima delle scorse elezioni amministrative del 28 aprile, dall’imprenditore Salvatore Calvanico che si è incontrato con Franzone ed aveva designato anche come presidente della società Vincenzo Silaco L’ “affare” sembrava fatto e sono state diffuse anche delle foto con i protagonisti sorridenti. La tifoseria aveva tirato un sospiro di sollievo. Sono stati chiesti bilanci e sarebbero stati incaricati degli avvocati da entrambi le parti per preparare il passaggio che si sarebbe dovuto concludere al termine delle elezioni amministrative. Finite le elezioni però quell’accordo è saltato. Calvanico e soci hanno interrotto la trattativa, probabilmente non se la sono sentita di affrontare il costo dell’operazione anche se Franzone continua a dire che la società non ha debiti a 5 zeri. Ammonterebbero, complessivamente, ad una cifra di poco superiore a 20 mila euro ma non è un dato certo anche perché nei dilettanti non ci sono bilanci che devono essere verificati da autorità calcistiche e quindi non sono noti. “Chiedo ancora adesso – afferma Franzone al telefono – che qualcuno si faccia avanti per non fare morire il calcio a Mazara. Il sottoscritto ormai ha due alternative: la cessione della società oppure la vendita del titolo sportivo a qualche società di città limitrofa, altrimenti Mazara calcio non verrà iscritto al prossimo torneo”. Ci possono essere dei ripensamenti? “Assolutamente no – è la risposta secca di Franzone – sono anche sdegnato per il comportamento di alcuni pseudo tifosi che mi hanno riempito di improperi dimenticando che io sono di Palermo e che per tre anni mi sono sacrificato per non fare morire il calcio a Mazara”. Una ciambella potrebbe essere lanciata dalla nuova amministrazione comunale la cui delega allo sport è stata assegnata al dottore Vito Billardello che già è stato assessore nella precedente amministrazione e quindi conosce bene la situazione del Mazara calcio. Si spera in un particolare interessamento non solo dell’assessore ma anche del sindaco per verificare eventuali possibilità di imprenditori locali che abbiano a cuore le sorti del calcio mazarese. Altrimenti si può ammainare la bandiera gialloblù.
Salvatore Giacalone