Il Tribunale dei Diritti del Malato, organo costituito esclusivamente da volontari cui uno sportello è aperto all’interno dell’Ospedale di Mazara del Vallo, mette in guardia contro l’ennesimo tentativo di abbassare la soglia di prestigio della città. L’Associazione Nazionale, facente parte di Cittadinanza Attiva, punta l’indice contro il nuovo piano di rete ospedaliera regionale che riguarda l’Asp del Territorio provinciale di Trapani, il quale prevede il declassamento del reparto di chirurgia dell’“Abele Ajello” da Unità Operativa Complessa a Unità Operativa Semplice, nonostante la presenza all’interno della struttura di strumentazioni all’avanguardia, tre sale operatorie tutte a norma UE e con l’incombenza degli oltre 1000 interventi annuali, di cui il 30% è di natura oncologica, effettauti dall’ottimo ma ristretto personale medico, sanitario e parasanitario operante all’interno. Inoltre, all’interno dell’ospedale, esiste una struttura dipartimentale funzionante di radioterapia. A tal proposito, Il Tribunale dei Diritti del Malato definisce questa scelta “irrazionale”, soprattutto perchè priverebbe i pazienti della zona sud della provincia di Trapani di un nosocomio punto di riferimento per cure sanitarie che, diversamente, rischierebbero di far affrontare ai malati dispendiosi spostamenti. Inoltre, essendo l’ospedale di Mazara classificato come DEA di 1° livello, in base al D.A. della Regione Siciliana dell’8 febbraio 2019, non si spiega il perchè, lo stesso decreto, classifica la chirurgia generale semplice con 14 posti letto, tenendo presente che, attualmente, da quando è stato aperto il nuovo ospedale, il reparto di chirurgia opera come unità complessa ed ha raggiunto in questi due anni i predetti numeri di interventi. In previsione della certificazione della validità di questo decreto assessoriale con l’atto aziendale del direttore dell’Asp di Trapani, il rischio che l’importanza del reparto di Chirurgia dell’Ospedale Abele Ajello possa venir meno è alto. C’è ancora tempo per correggere tale anomalia, per farlo bisogna che tutti gli organi competenti cui il TDM si rivolge per potervi ovviare e, in particolare, al sindaco di Mazara del Vallo, che per istitutzione è il responsabile della sanità a Mazara, si possano far carico dell’ennesimo “torto” che subiranno la città e i cittadini di Mazara e non solo.
(Nella foto: da sx Armando Pandolfo, Natale Russo e Dario Cona, membri del Tribunale di Diritti del Malato Mazara del Vallo)
Tommaso Ardagna