«Non è più tollerabile che la Regione continui a far ricadere sui sindaci le proprie responsabilità in materia di rifiuti. Da un lato, infatti, il Governo regionale ci impone di raggiungere la percentuale di almeno il 65 percento di differenziata, dall’altro invece non ci dà la possibilità di garantire alla cittadinanza un servizio efficace ed efficiente a causa di una carente capacità di gestione e di pianificazione strategica.
Martedì scorso (5 novembre), infatti, per l’ennesima volta ci è stata comunicata la chiusura dell’impianto di compostaggio e ancora oggi non abbiamo ricevuto notizie da parte della Regione riguardo l’eventuale apertura di nuovi impianti, considerato che tutti quelli esistenti in Sicilia non sono più in grado di ricevere e trattare la parte umida dei rifiuti.
Ieri ho dato mandato agli uffici comunali di inviare una nota alla stessa Regione, oltre che alla Prefettura e al Ministero competente, richiedendo interventi urgenti al fine di trovare una soluzione alla problematica che potrebbe determinare in tempi brevi l’insorgenza di gravi conseguenze igienico-sanitarie per Campobello e per tutta la provincia di Trapani.
Nonostante dunque, tanti sindaci come me stiano puntando tutto sulla raccolta differenziata, mettendo in campo intensi sforzi e grandi risorse anche finanziarie per rendere un servizio adeguato, sensibilizzando la cittadinanza e riuscendo così ad incrementare gradualmente la percentuale di differenziata, permane sempre il problema dello “smaltimento” dei rifiuti, la cui soluzione è di esclusiva competenza della Regione. In Sicilia, infatti, com’è ormai noto, mancano le discariche in cui conferire i rifiuti indifferenziati e, ormai da diversi mesi, si sta presentando anche la grave problematica della saturazione degli impianti deputati al trattamento della frazione organica. A Campobello, sto facendo di tutto per far incrementare le percentuali di differenziata, raggiungendo buoni risultati; il Governo Regionale mi indichi ora dove è possibile smaltire l’organico, altrimenti gli sforzi profusi da tutti rischiano di essere vanificati».
Il Portavoce
Antonella Bonsignore