Aumentano le restrizioni, aumentano i controlli e aumentano le multe. Maurizio ci ha contattato perché ha preso 533 euro di multa dalla Guardia di Finanza per “essersi spostato senza comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o urgenza, né comprovati motivi di salute”, così recita il verbale.
L’uomo ci ha spiegato il motivo per il quale era uscito di casa: “Dovevo andare dal medico a farmi fare la ricetta per l’acquisto di un farmaco per mia moglie asmatica. Avevo chiesto al medico di inviarmi la ricetta in formato elettronico, ma mi ha risposto che non era possibile”.
Poco dopo essere partito con l’auto per questa commissione Maurizio è stato fermato e multato. “Credo che la mia motivazione fosse valida”. E per validare le sue parole ci mostra la certificazione medica, dove si legge “N.B. nello stato attuale non c’erano altre modalità di consegna della ricetta” e lo scontrino della farmacia, dove Maurizio ha poi acquistato il farmaco.
Il medicinale era necessario alla moglie “per combattere l’allergia”, ci spiega Maurizio. “Ho chiesto telefonicamente la ricetta al medico venerdì 27, poi ho aspettato l’intero weekend per capire se potesse inviarmela in qualche modo. Lunedì, quando ho saputo che l’unico modo per averla era andare fisicamente nel suo studio, mi sono preso il rischio e sono uscito. Senza quel farmaco mia moglie fa veramente fatica a respirare”.
Abbiamo chiesto al comando della Guardia di Finanza di Mazara del Vallo di fornirci la loro versione. “Gli operanti della pattuglia hanno ritenuto di sanzionare il comportamento dell’uomo. Esiste comunque la possibilità di fare ricorso”.
Maurizio ora dovrà decidere se affrontare il ricorso o pagare la sanzione in forma ridotta entro 30 giorni. “Ho fiducia e onoro la Guardia di Finanza, ma chiedo al signor comandante di fare in modo che cose del genere non accadano più”.
Dall’11 fino al 30 marzo sono stati controllati circa 3 milioni e mezzo di italiani di cui 137mila sono stati sanzionati. Le supermulte introdotte dal governo a partire dal 26 marzo hanno dimezzato il numero delle sanzioni.
Fonte: iene.mediaset.it