Quattro sbarchi nel giro di poche ore a Lampedusa. Tra ieri sera e questa mattina sono approdati direttamente sull’isola oltre circa 150 migranti. Dopo gli arrivi di due barconi con 72 e 64 migranti sono infatti arrivati altri dieci profughi su una piccola imbarcazione, mentre una quarta sta entrando in questo momento in porto.
I migranti vengono sottoposti a controlli per il coronavirus nelle tende allestite dalla Protezione Civile sul molo Favaloro, in attesa che venga deciso dove saranno trasferiti. L’hotspot dell’isola è infatti già pieno.
«Lampedusa vive una condizione di seria preoccupazione: non è possibile che i natanti con i migranti debbano potere arrivare sull’isola e sbarcare quei poveri fratelli quando l’hotspot è assolutamente stracolmo», dice il presidente della Regione, che accusa il governo nazionale: «Abbiamo chiesto più volte che si utilizzasse una nave ormeggiata in modo da potere fare su questa la quarantena, e non sulla terraferma. Non ci vuole molto… La Sicilia ha già tantissimi problemi, e il governo non può assolutamente scaricare questo dramma sul sistema sanitario e sociale regionale, alimentando una forte tensione tra i cittadini alimentando la paura di una nuova diffusione del contagio del coronavirus».
In mattinata, 82 migranti che fanno parte degli ultimi tre barconi approdati a Lampedusa sono stati imbarcati sul traghetto di linea che giungerà in serata a Porto Empedocle. Altri 64 si trovano ancora sul molo Favarolo.
La «Casa della fraternità», gestita da don Carmelo La Magra, parroco di Lampedusa, ospita invece i 44 migranti sbarcati domenica pomeriggio. Questo gruppo è stato messo in quarantena e per 14 giorni dovranno restare in isolamento. All’hotspot di contrada Imbriacola ci sono invece 116 migranti (a fronte di una capienza massima prevista di 96 persone) che hanno finito il periodo di quarantena e sono già stati sottoposti a tampone. Si attende l’esito del test prima di poter procedere al loro trasferimento.
Fonte Gds