Dal 3 giugno, secondo le disposizioni del DPCM Conte del 17 maggio, ci potremo muovere liberamente tra le regioni e verranno riaperte le frontiere. Ci saranno, pertanto, tutte le condizioni perché le attività ricettive tornino a funzionare rimettendo in moto il comparto turistico-alberghiero.
La ripresa delle attività non sarà facile per molti motivi: un diffusa paura dei contagi, una certa apatia che l´abitudine a stare in casa ci ha portati, l´ansia di affrontare una stagione che ha visto l´azzeramento di tutte le prenotazioni, per i gestori un incremento dei costi determinato dall´adeguamento delle strutture ai nuovi canoni COVID stabiliti, per ciascuna categoria imprenditoriale, dalle Linee Guida adottate a livello nazionale dalla Conferenza delle Regioni e recepite in Sicilia attraverso l´Ordinanza n. 21 del 17 maggio del Presidente della Regione.
Sabato scorso, primo week end estivo di libera uscita, a Cefalù – che insieme a Taormina rappresenta una delle roccaforti storiche del turismo in Sicilia – si respirava un´atmosfera irreale per chi conosce i colori, gli odori e i suoni che il mese di maggio regala al gettonatissimo centro medievale.
Alberghi chiusi, pochi i bar e ristoranti in funzione, negozi serrati. Intanto già dal 18 maggio l´art. 5 dell´Ordinanza n. 21 del Presidente della Regione Musumeci consente lo svolgimento delle attività turistiche, delle attività alberghiere ed extralberghiere, compresi gli alloggi in agriturismo, bed&breakfast, villaggi turistici, campeggi, case vacanza e similari, nel rispetto delle Linee guida definite dalla conferenza delle Regioni e approvate il 16 maggio scorso.
Vediamo, quindi, nella tabella contenuta nell´Ordinanza 21, che viene integralmente riportata, tutte le prescrizioni che i titolari di strutture ricettive e ristoratori dovranno adottare nell´esercizio delle singole attività. E questo, ferma restando la responsabilità penale del titolare dell´azienda per eventuali casi Covid 19 che dovessero coinvolgere il personale impiegato.
A seguire, si riportano anche le prescrizioni richieste ai ristoratori dal momento che l´attività di ristorazione all´interno delle strutture alberghiere e che la stessa ordinanza autorizza, è soggetta alle medesime regole.
Per tutte le attività valgono le norme che prevedono: la collocazione di pannelli informativi sulle misure di prevenzione riportate in diverse lingue affinchè sano comprensibili anche ai turisti stranieri, la rilevazione della temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 °C, il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro in tutte le aree comuni. A questo si aggiunge la differenziazione dei percorsi di entrata/uscita all’interno delle strutture anche attraverso uso di materiale adesivo che individui le aree, delimiti gli spazi, indichi percorsi, ricordi le norme igieniche.
LINEE GUIDA AD USO DELLE STRUTTURE RICETTIVE
▪ La postazione dedicata alla reception e alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in ogni caso bisogna favorire modalità di pagamento elettroniche e la gestione delle prenotazioni online, con sistemi automatizzati di check-in e check-out ove possibile.
▪ L’addetto al servizio di ricevimento deve provvedere, alla fine di ogni turno di lavoro, alla pulizia del piano di lavoro e delle attrezzature utilizzate.
▪ Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina, mentre il personale dipendente è tenuto all’utilizzo della mascherina sempre quando in presenza dei clienti e comunque in ogni circostanza in cui non sia possibile garantire la distanza interpersonale di almeno un metro.
▪ Garantire un’ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per l’igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche in varie postazioni all’interno della struttura, promuovendone l’utilizzo frequente da parte dei clienti e del personale dipendente.
▪ Ogni oggetto fornito in uso dalla struttura all’ospite, dovrà essere disinfettato prima e dopo di ogni utilizzo.
▪ L’utilizzo degli ascensori dev’essere tale da consentire il rispetto della distanza interpersonale, pur con la mascherina, prevedendo eventuali deroghe in caso di componenti dello stesso nucleo familiare/gruppo di viaggiatori.
▪ Garantire la frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti e locali, con particolare attenzione alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza (corrimano, interruttori della luce, pulsanti degli ascensori, maniglie di porte e finestre, ecc.).
▪ Per quanto riguarda il microclima, è fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e la successiva messa in atto in condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità dell’aria indoor. Per un idoneo microclima è necessario:
▪ garantire periodicamente l’aerazione naturale nell’arco della giornata in tutti gli ambienti dotati di aperture verso l’esterno, dove sono presenti postazioni di lavoro, personale interno o utenti esterni (comprese le aule di udienza ed i locali openspace), evitando correnti d’aria o freddo/caldo eccessivo durante il ricambio naturale dell’aria;
▪ aumentare la frequenza della manutenzione/sostituzione dei pacchi filtranti dell’aria in ingresso (eventualmente anche adottando pacchi filtranti più efficienti);
▪ in relazione al punto esterno di espulsione dell’aria, assicurarsi che permangano condizioni impiantistiche tali da non determinare l’insorgere di inconvenienti igienico sanitari nella distanza fra i punti di espulsione ed i punti di aspirazione;
▪ attivare l’ingresso e l’estrazione dell’aria almeno un’ora prima e fino ad una dopo l’accesso da parte del pubblico;
▪ nel caso di locali di servizio privi di finestre quali archivi, spogliatoi, servizi igienici, ecc., ma dotati di ventilatori/estrattori meccanici, questi devono essere mantenuti in funzione almeno per l’intero orario di lavoro;
▪ per quanto riguarda gli ambienti di collegamento fra i vari locali dell’edificio (ad esempio corridoi, zone di transito o attesa), normalmente dotati di minore ventilazione o privi di ventilazione dedicata, andrà posta particolare attenzione al fine di evitare lo stazionamento e l’assembramento di persone, adottando misure organizzative affinché gli stessi ambienti siano impegna ti solo per il transito o pause di breve durata;
▪ negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione con apporto di aria esterna, tramite ventilazione meccanica controllata, eliminare totalmente la funzione di ricircolo dell’aria;
▪ Relativamente agli impianti di riscaldamento/raffrescamento che fanno uso di pompe di calore, fancoil, o termoconvettori, qualora non sia possibile garantire la corretta climatizzazione degli ambienti tenendo fermi gli impianti, pulire in base alle indicazioni fornite dal produttore, ad impianto fermo, i filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati.
▪ le prese e le griglie di ventilazione devono essere pulite con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico al 75%;
▪ evitare di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sui filtri per non inalare sostanze inquinanti, durante il funzionamento.
ATTIVITA´ DI RISTORAZIONE
Le presenti indicazioni si applicano per ogni tipo di esercizio di somministrazione di pasti e bevande, quali ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie (anche se collocati nell´ambito delle attività ricettive, all´interno di stabilimenti balneari e nei centri commerciali), nonché per l´attività di catering
▪ Negli esercizi che dispongono di posti a sedere privilegiare l´accesso tramite prenotazione, mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato, per un periodo di 14 giorni. In tali attività non possono essere presenti all´interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere.
▪ Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l´ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra le sedute.
▪ Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.
▪ I tavoli devono essere disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro di separazione tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Tale distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
▪ La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.
▪ La consumazione a buffet non è consentita.
▪ Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima di ogni servizio al tavolo).
▪ Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell´aria.
▪ La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, possibilmente al tavolo.
▪ I clienti dovranno indossare la mascherina tutte le volte che non si è seduti al tavolo.
▪ Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di disinfezione delle superfici, evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, ecc). Per i menù favorire la consultazione online sul proprio cellulare, o predisporre menù in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l´uso, oppure cartacei a perdere.
protezionecivilesicilia.it – Maria Giambruno