L’estate sta partendo e il Covid se ne va ’. L’Italia del divertimento riadatta motivetti antichi. Nessuno si aspetta mesi ruggenti, però spassarsela un po’ da lunedì dovrebbe tornare possibile. Eh sì, perché al tempo del distanziamento, tutto sarà diverso e il popolo delle discoteche – ma anche di cinema e teatri – dovrà applicarsi con diligenza per rispettare le prescrizioni vigenti nonché quelle in arrivo se la situazione sanitaria dovesse richiedere sterzate.
In discoteca , a riapertura avvenuta, si ballerà solo all’aperto e a due metri di distanza. La selezione alla porta non sarà opera di pr modaioli, ma di gentili addetti con un occhio al termoscanner e l’altro al contapersone per non violare la capienza massima. Misure: “Almeno 1 metro tra gli utenti e almeno 2 metri tra gli utenti che accedono alla pista da ballo”. L’alcool per disinfezioni scorrerà a fiumi e – fatta una veloce tara – farà concorrenza a quello nei bicchieri (rigorosamente ai tavoli). “Come si fa a ballare a due metri di distanza? Siamo molto preoccupati. Ricordate che la notte e il divertimento sono importantissimi, sono anche terapeutici”, protestano i gestori dei locali di intrattenimento della Silb, a nome di un comparto “fermo da 106 giorni”. Un danno per 2500 locali (e 100mila lavoratori) per un fatturato annuo di 4 miliardi.
La contestazione avviene nel corso di un flash mob davanti a Montecitorio. Il disaccordo con le linee guida della fase 3 è totale. “Siamo qui in piazza perché il governo si è completamente dimenticato di noi. Vogliamo lavorare in sicurezza, ma dovete lasciarci operare”. E il sottotesto è “non solo all’aperto”.
Ai gestori delle discoteche rappresentate dalla Silb le misure approvate dalla Conferenza Stato-Regioni appaiono eccessive, punitive e persino controproducenti. Il leader sindacali mettono in guardia il governo proprio sui rischi di assembramenti estivi “nelle movide: noi invece potremmo garantire la sicurezza”.
1 – Vietati i drink al bancone
In discoteca il ballo sarà consentito solo negli spazi esterni – inclusi giardini e terrazze. La capienza dei locali andrà ricalcolata e ponderata considerando il distanziamento minimo di 1 metro tra i clienti, che salirà a 2 metri in pista. Mascherina obbligatoria solo nelle aree chiuse. Vietate le consumazioni al banco.
2 – Sale con metà posti
L’estate è la stagione del cinema all’aperto e mai come quest’anno la formula potrebbe funzionare. Più complesso il compito degli esercenti nella rimodulazione delle sale. Ciascun spettatore dovrà avere uno spazio frontale e laterale di almeno un metro, salvo installazione di divisori fisici. Improbabile che i gestori se ne facciano carico.
3 – Ristoranti, buffet sì. Meglio monodose
Nella ristoratorazione torna a essere consentito il buffet, ma alla precisa condizione che il cibo sia distribuito da personale incaricato e, per chi volesse semplificare il servizio, magari con porzioni monodose. Nel servizio al tavolo la distanza minima di un metro tra i clienti potrà essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche (in vetro, plexiglas o altri materiali).
4 – Cerimonie e nozze, sempre a distanza
Anche nelle cerimonie il suggerimento è di utilizzare spazi esterni ogniqualvolta sia possibile. Negli ambienti interni gli ospiti dovranno indossare la mascherina solo quando si alzano dal tavolo, mentre negli ambienti esterni dovranno utilizzare il dispositivo di protezione solo qualora non sia possibile rispettare la distanza di almeno un metro.
5 – Nei parchi tematici con la mascherina
Nelle aree giochi per bambini, mascherina obbligatoria sopra i 6 anni di età. Anche il personale di servizio e gli adulti accompagnatori (nella misura massima di un familiare per bambino) saranno tenuti a indossare la mascherina. Riorganizzazione degli spazi e dislocazione delle apparecchiature dovranno consentire attività ordinate e senza assembramenti.
6 – Campi estivi: letti a 1,5 metri
Nei campi estivi per ragazzi sarà necessario favorire la composizione di gruppi di bambini il più possibile stabili evitando ‘intersezioni’ tra gruppi diversi (misura da applicarsi anche a istruttori e personale di servizio). L’organizzazione delle camere dovrà consentire il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1,5 metri tra i letti. Biancheria a uso singolo.
7 – Gommoni singoli nei parchi acquatici
I parchi acquatici, delizia d’estate per frotte di turisti, dovranno riprogrammare accessi e mobilità interna secondo i criteri del distanziamento. Le precauzioni interesseranno persino i gommoni galleggianti, preferibilmente a uso singolo. Nessun problema per l’utilizzo di mezzi galleggianti multipli nel caso di gruppi familiari.
8 – Le distanze tra gli orchestrali
Nelle produzioni musicali e liriche, nonché nelle produzioni teatrali e di danza, va assicurato il distanziamento dei lavoratori di almeno un metro. La misura sale a 1,5 metri tra musicisti di strumenti a fiato e a 2 metri tra direttore e prima fila d’orchestra, e tra coristi e altri soggetti sul palco. Tutti i costumi di scena dovranno essere individuali.
9 – Gli attori di teatro in scena coi guanti
A teatro e negli spettacoli dal vivo – inclusa l’opera lirica – gli artisti che sul palco manipolano oggetti di scena dovranno usare i guanti. L’eventuale interazione tra artisti e pubblico dovrà avvenire mantenendo almeno 2 metri di distanza. Capienza inflessibile: massimo 200 spettatori al chiuso e 1.000 all’aperto.
Fonte quotidiano.net