La richiesta va fatta al Comune, il rilascio compete alla Zecca dello Stato
Da gennaio prossimo il Comune di Marsala procederà al rilascio della Carta d’Identità elettronica. Ha le dimensioni di una carta di credito (come l’attuale patente europea) ed è caratterizzata da un microprocessore dove sono contenuti i dati anagrafici e fiscali dell’intestatario, nonché le impronte digitali che – per ovvie ragioni di privacy e pubblica sicurezza – solo le Forze dell’Ordine potranno leggere.
Al pari della versione cartacea, la Carta d’Identità elettronica comprova in modo certo l’identità del titolare, tanto sul territorio nazionale quanto all’estero. Può essere richiesta in qualsiasi momento ed ha una validità che varia a seconda d’età del titolare: tre anni per i lattanti; cinque per i minori oltre 3 anni d’età; dieci anni per i maggiorenni.
“Il Comune di Marsala è già attrezzato per il rilascio del documento elettronico, afferma l’assessore Anna Maria Angileri, con delega ai Servizi demografici. Funzionari e dipendenti sono stati formati attraverso appositi corsi per consentire di fornire un servizio migliore ai cittadini che vogliamo sempre più partecipi ed europei”.
La Carta d’Identità elettronica va richiesta al Comune con prenotazione esclusivamente telefonica, sia alla sede centrale di via Garibaldi che nelle sedi anagrafiche periferiche di Strasatti, Paolini e San Leonardo. È possibile anche la prenotazione telematica tramite “Agenda CIE” (https://agendacie.interno.gov.it), utilizzando le necessarie credenziali – username e password – per accedere.
“Chiediamo ai cittadini di fare attenzione, all’atto della richiesta, alle modalità con le quali desiderano avere rilasciata la Carta d’Identità – sottolinea la dr.ssa Matilde Adamo – tenuto conto che la consegna verrà fatta al titolare o a persona delegata”.
Pertanto, fermo restando che la Carta d’Identità elettronica – che viene personalizzata, stampata e spedita dall’Istituto Poligrafico/zecca dello Stato – si può anche ricevere a domicilio (con la procedura postale che ne consegue in caso di mancata consegna), la via consigliata è quella di ritirarla al Comune (dopo sei giorni lavorativi dalla richiesta).
Alessandro Tarantino