Da oggi docenti, Ata e personale scolastico potranno fare in tutte le Regioni i test sierologici, partiti nei giorni scorsi nel Lazio e in Toscana. A disposizione ci sono circa 2 milioni di test e i prelievi, che restano volontari per chi voglia sottoporvisi, dovranno concludersi 7 giorni prima dell’inizio dell’anno scolastico. In caso di positività, al massimo entro 48 ore andrà effettuato il tampone.
Alcuni sindacati dei medici di famiglia in questi giorni hanno chiesto spazi appositi in cui poter fare questi test. Francesco Esposito, segretario generale Fismu, sottolinea oggi come in “parecchie regioni sulla base di un accordo sindacale, poi ‘ritrattato’ da alcuni firmatari, si stanno inviando ordinanze che, di fatto, obbligano i medici di medicina generale ad effettuare i test sierologici per il personale scolastico. Un serio errore e un pasticcio.
Innanzitutto – spiega – non si riesce a capire se l’adesione è davvero ‘volontaria’. Da più parti, poi si stanno sollevando dubbi sulla fattibilità dei test: dove esistono le forme associate UCCP, AFT, Case della Salute…ecc, l’esecuzione può non presentare particolari criticità, ma negli studi classici, individuali, invece le problematiche sono notevoli. È bene ricordare che nel recente passato le misure anti covid hanno, di fatto, limitato l’accesso negli ambulatori con regole rigide”.
Via anche in Sardegna ai test sierologici per migliaia di insegnanti che dall’1 settembre riprenderanno servizio a scuola tra collegi dei docenti e corsi di recupero. Secondo il commissario per il Covid Domenico Arcuri – la comunicazione è stata girata dai presidi ai docenti – da oggi il test può essere effettuato “presso il medico di base”. Bastano pochi minuti e la tessera sanitaria, si legge nella nota. E invece in Sardegna, ma anche in tante altre regioni. non sarà così facile. Lo dice all’ANSA il vicepresidente dello Snami Edoardo De Pau: “Il nostro sindacato non ha aderito alla proposta di effettuare i test in un ambiente non idoneo come l’ambulatorio – spiega – basta un insegnante positivo e il medico si deve fermare. Ricordando che il medico di base si occupa di tante altre patologie. Tra l’altro, anche volendo, i medici di base non hanno ricevuto nè indicazioni nè kit per l’esecuzione del test”.
Da oggi è attivo un numero verde per le scuole dedicato interamente alla ripresa cui le scuole potranno rivolgersi in caso di dubbi e quesiti e per raccogliere domande e segnalazioni sull’applicazione delle misure di sicurezza. L’help desk è attivo dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.
Ansa