Condanne tra i due anni e i quattro mesi di carcere sono state inflitte dal Gup di Marsala Francesco Parrinello a sei delle otto persone coinvolte, lo scorso ottobre, in una indagine dei carabinieri (operazione “Caliente”) che ha fatto luce su un giro di prostituzione tra Marsala e Mazara del Vallo. Le pene sono state patteggiate. Due anni di carcere sono stati inflitti a Hortiz Mariza Hivilin Hernandez, di 48 anni, ecuadoregna, a Filippo Trapani, di 61, e a Pietro Lombardo, di 30.
Ad un anno e 10 mesi è stato, invece, condannato Francesco Tumbarello, di 60 anni, ad un anno e 2 mesi Matteo Giacalone, di 66, pregiudicato ed ex collaboratore di giustizia, a quattro mesi Augustin Di Dia, di 28, romeno. Quest’ultimo accusato solo della cessione di marijuana da utilizzare con i clienti durante le prestazioni sessuali. Sono stati, poi, rinviati a giudizio (prima udienza, davanti il Tribunale di Marsala, fissata per l’8 febbraio) Alves Eliane Marcelino, di 42 anni, brasiliana, e Anna Rita Donato, di 49.
Quest’ultima accusata di avere affittato, a Marsala, un appartamento alla Hernandez, che secondo l’accusa avrebbe gestito il giro di «squillo» insieme a Filippo Trapani, che sarebbe stato il suo «braccio destro» quando lei non era a Marsala. Diversi gli appartamenti sequestrati, in ottobre, dai carabinieri. Le case a «luci rosse» erano quasi tutte nel centro di Marsala. Per due appartamenti, adesso, il gup Parrinello ha disposto il dissequestro. A reclutare ragazze brasiliane sarebbe stata anche Alves Eliane Marcelino. Altri appartamenti sarebbero stati messi a disposizione da Pietro Lombardo e da Francesco Tumbarello. Quest’ultimo titolare di un’agenzia immobiliare (Edil Casa) di Marsala.
(gds.it)