Fino a qualche mese fa, era un imprenditore rampante che continuava ad acquisire concessioni e agenzie: Salvatore Rubino era l’insospettabile “re” del gioco di Palermo. Ma dietro la sua scalata ci sarebbero stati capitali mafiosi, per questo all’inizio di giugno era stato arrestato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Adesso, le indagini del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo coordinate dalla procura fanno scattare un nuovo blitz. Stanotte sono state arrestate 15 persone, sono i componenti di due organizzazioni che per conto di Rubino avrebbero gestito un vasto giro di scommesse illegali all’interno di agenzie apparentemente in regola.
Fonte La Repubblica