Bene l’Italia in nomination. Con Guadagnino, Virzì e Sorrentino. 7 candidature per Del Toro, in corsa Plummer
Soddisfazione per l’Italia all’annuncio delle candidature per i Golden Globes a Los Angeles. Chiamami con il tuo nome, di Luca Guadagnino ha ottenuto tre candidature importanti: miglior film drammatico, migliore interprete protagonista, Timothée Chalamet, e migliore attore non protagonista Armie Hammer. Che il film di Guadagnino stesse facendo bene in questo inizio della stagione dei premi già s’intuiva e l’inserimento nella cinquina dei migliori film drammatici, che spesso predice alcuni dei titoli nell’analoga categoria dei più importanti Oscar, conferma questa direzione.
Il film del regista italo-marocchino dovrà vedersela con giganti come Dunkirk di Christopher Nolan, The Post di Steven Spielberg e The Shape of Water di Guillermo Del Toro – che ha ottenuto in tutto ben sette candidature – oltre che con il più piccolo ma delizioso Three Billboards Outside Ebbing, Missouri.
Il racconto dell’estate di un adolescente che si scopre gay, firmato da Guadagnino, non rappresenta la sola nota positiva per l’Italia. Anche Ella & John – The Leisure Seeker di Paolo Virzì è valso una candidatura a Helen Mirren fra le migliori attrici protagoniste: “Siamo felici e onorati della candidatura e orgogliosi per la nostra Helen, artista formidabile e persona straordinaria”, commenta Virzì. Già in concorso all’ultima Mostra di Venezia, il film uscirà il 18 gennaio con O1 Distribution, in contemporanea con le sale cinematografiche degli Stati Uniti.
Jude Law ha ottenuto una candidatura fra quelle ai migliori attori protagonisti di una miniserie tv, per il suo ruolo di Lenny Belardo in The Young Pope, la produzione originale Sky, con HBO e Canal+, diretta dal Premio Oscar Paolo Sorrentino, molto apprezzata da pubblico e critica e attualmente disponibile su Sky Box Sets.
Le candidature sono state annunciate da Los Angeles dalla presidente dell’Hollywood Foreign Press Association Meher Tatna, insieme agli attori Alfre Woodard, Garrett Hedlund, Kristen Bell e Sharon Stone e fra le note più sorprendenti c’è sicuramente la nomination fra i migliori attori non protagonisti di un film drammatico di Christopher Plummer per Tutto il denaro del mondo, il film di Ridley Scott sul rapimento di John Paul Getty III. Il ruolo del capostipite John Paul Getty era stato interpretato inizialmente da Kevin Spacey, poi sostituito in tutta fretta da Plummer, quando le notizie dello scandalo sessuale che ha sommerso Spacey erano diventate pubbliche, lo scorso novembre. Senz’altro i giornalisti della HFPA hanno voluto premiare la velocità di apprendimento di Plummer e quella di esecuzione di Ridley Scott che in un mese ha girato nuovamente tutte le scene in primo piano, ha smontato e rimontato il film e ha ora ottenuto anche un piazzamento nella categoria migliore regista, insieme a Guillermo Del Toro per The Shape of Water, Martin McDonagh per Three Billboards Outside Ebbing Missouri, Christopher Nolan per Dunkirk e Steven Spielberg per The Post, il dramma giornalistico sullo scoop del Washington Post che pubblicò le notizie dei bombardamenti segreti statunitensi di Cambogia e Laos, negli anni Settanta.
E’ candidata per Tutto il denaro del mondo anche Michelle Williams, nella categoria migliore attrice protagonista di un film drammatico. Dovrà vedersela con la solita Meryl Streep, candidata per The Post, Jessica Chastain per Molly’s Game, Sally Hawkins per The Shape of Water (che vede candidata fra le non protagoniste anche Octavia Spencer) e Frances McDormand per Three Billboards Outside Ebbing, Missouri. L’analoga categoria maschile vedrà contendersi il globo d’oro Daniel Day-Lewis per Phantom Thread, Tom Hanks per The Post, Gary Oldman per Darkest Hour e Denzel Washington per Roman J. Israel, Esq., oltre al già menzionato Timothée Chalamet del film di Guadagnino.
Fra le commedie invece i titoli scelti sono The Disaster Artist, The Greatest Showman, I, Tonya, Lady Bird e persino un thriller sul razzismo: Get Out.
I giornalisti dell’Hollywood Foreign Press Association premiano anche il piccolo schermo e quest’anno la maggior parte delle candidature per la tv è andata a Big Little Lies, la miniserie sulle violenze domestiche interpretata da Nicole Kidman e Reese Witherspoon che ha ottenuto sei nomination, fra cui quella alla migliore miniserie (in onda su Sky Atlantic la scorsa primavera, è su Sky Box Sets), insieme alla seconda stagione di Fargo (Sky Box Sets), Feud: Bette and Joan, The Sinner e Top of the Lake: China Girl.
Fra le serie drammatiche invece non poteva mancare il solito Trono di Spade che dovrà vedersela con la seconda stagione della serie sulla vita della Regina Elisabetta, The Crown, l’acclamata The Handmaid’s Tale, in Italia distribuita da Timvision, e le seconde stagioni di Stranger Things (Netflix) e This is Us (Foxlife). Mentre fra i serial brillanti i finalisti sono “Black-ish, The Marvelous Mrs. Maisel, Master of None, SMILF e Will & Grace (in onda su Joi con lo speciale natalizio il 22 dicembre e poi dal 9 febbraio).
La 75/a cerimonia dei Golden Globes si terrà il prossimo 7 gennaio, condotta da Seth Meyers, e Sky Atlantic la manderà in onda in diretta esclusiva.
(Ansa)