Il mondo della scuola, dall’inizio della pandemia, è stato in balia di decreti, ordinanze e litigi verificatisi sia nel mondo politico, sia in quello scientifico.
Ma che ne sarà, a dicembre, della scuola italiana? Le superiori torneranno in presenza? Secondo le ultime indiscrezioni, sono due le date sul tavolo di Palazzo Chigi per la riapertura: il 9 dicembre o addirittura il 14 dicembre, a soli 10 giorni dal Natale. Una decisione che potrebbe arrivare già nella tarda serata di venerdì 26 novembre o al massimo nelle ore successive.
Cosa dicono gli esperti? I consulenti del Comitato tecnico-scientifico seguono una linea univoca: le scuole possono riaprire già a dicembre. E così, alle parole del responsabile del Cts Agostino Miozzo, che nei giorni scorsi ha ribadito che “le scuole devono, non possono, ma devono restare APERTE”, si sono aggiunte quelle del dottor Alberto Villani, membro del Cts e presidente della Società Italiana di Pediatria. Il professor Villani, ai microfoni di SkyTg24, ha ribadito che la scuola è un posto sicuro, ed essendo un luogo dove c’è il rispetto rigoroso di regole, era facilmente prevedibile che non sarebbe stato un luogo di contagio”.
Il problema, però, bisogna dirlo, è quello che avviene al di fuori dei cancelli dei plessi scolastici. Chi lo afferma è Massimo Galli, dell’Ospedale Sacco di Milano. Soprattutto per quanto riguarda i trasporti. E su questo punto torna a parlare Villani. “Sul settore trasporti si stanno facendo opportuni cambiamenti, anche se si paga lo scotto di lustri di abbandono di sanità, scuola e trasporti”, e pertanto “non si può pretendere di cambiare tutto in poche settimane”. “Quel che è certo, conclude, è che va fatta una riflessione profonda su quella che deve essere la programmazione. E di questo si parla poco”. Forse per niente.
Fonte Lascuola