Da ieri si trova rinchiuso presso il carcere di Trapani, Gaspare Favara, 32 anni, il giovane indicato come presunto omicida della morte di Vincenzo Adamo Favoroso, il 33enne di Castelvetrano ucciso con dei colpi partiti da un fucile a canne mozze. Favara avrebbe imbracciato il fucile che si trovava all’interno dell’abitazione di via Mazzini e avrebbe colpito al petto il giovane amico, all’interno di una sala dove erano presenti altre persone. Poi il corpo di Vincenzo Adamo Favoroso è stato trasportato presso un fondo agricolo della zona industriale, col chiaro intento di occultarlo.
Sull’efferato omicidio che ieri mattina ha scosso la città di Castelvetrano rimangono tanti lati oscuri da chiarire e sui quali gli investigatori lavorano dalla notte di giovedì. A partire dal movente, ancora tutto da scoprire. Cosa è successo veramente tra Adamo Favoroso e Favara? Il colpo è stato davvero sparato al termine di una lite? Gli investigatori non escluderebbero la fatalità di un incauto maneggio di un’arma illecitamente detenuta. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Marsala, continuano. In caserma, presso la Compagnia dei Carabinieri di Castelvetrano, sono stati interrogati anche alcuni parenti della vittima e del presunto omicida. I carabinieri vogliono ricostruire i rapporti che c’erano tra i due. Da questi potrebbero spuntare fuori nuovi elementi investigativi volti a individuare il vero movente che ha spinto Favara a sparare contro Vincenzo Adamo Favoroso.
Fonte castelvetranoselinunte.it