Dal 1 settembre al 2 dicembre. Un tempo infinito, troppo lungo, un tempo che non passa mai.
Un periodo pesante sotto tutti i punti di vista quello che stanno vivendo i pescatori di Mazara sequestrati dalle autorità libiche e le loro famiglie. Troppo silenzio attorno a loro e troppe incertezze.
Oggi sono 93 giorni che i 18 pescatori di Mazara del Vallo sono ostaggi del Generale Haftar. I due pescherecci sono stati sequestrati in acque internazionali a 35 miglia a nord di Bengasi da una motovedetta di Haftar. Non hanno alcuna colpa ma sono usati come arma di ricatto e di pressione. Intorno a loro vi è una inaccettabile coltre di silenzio.
Il ministro degli esteri e il Governo tutto deve fare tutto il necessario per riportare a casa i nostri connazionali. È ora di mettere fine a questa situazione intollerabile e vergognosa ed è bene che l’opinione pubblica italiana, senza divisioni, si mobiliti per la loro immediata liberazione.
Intanto Sabato 5 Dicembre alle ore 17.00 a Mazara del Vallo e contestualmente a Palermo, Messina e Catania si terranno manifestazioni per chiedere ancora una volta la liberazione di questi 18 uomini e dei 2 pescherecci.
Si invita la cittadinanza a partecipare , per far sentire la voce della comunità di Mazarese, Sabato 5 Dicembre alle ore 17 presso l’aula Consiliare.
Redazione