Spesso si fa un gran parlare dell’efficienza delle strutture ospedaliere del nord, così come spesso ci si lamenta delle carenze di quelle della nostra zona. Chissà perché poi si preferisca parlare più degli aspetti negativi che di quelli positivi delle nostre strutture sanitarie, forse perché si fa più clamore, si è più ascoltati, è sempre stato così. Ebbene, lasciatemelo dire, io, di recente, sono stato un paziente del reparto covid dell’ospedale di Mazara per più settimane e vi posso assicurare che ho conosciuto una realtà ospedaliera degna di ognirispetto. Dai medici agli infermieri, agli operatori sanitari tutti, quello che percepisci prevalentemente è il senso di protezione con il quale tutti indistintamente si dedicano ai pazienti.
Vi posso assicurare pure che, dalla sensazione che ricevi, al di là del dovere lavorativo e professionale dovuto, per i medici in primis, ma anche per lo staff infermieristico, ogni caso, ogni paziente, diventa una scommessa, un continuo braccio di ferro tra loro e questa bestia immonda chiamata covid, senza tuttavia tralasciare mai il rispetto e il senso umano rivolto al paziente.
Ogni dimesso è una vittoria, una soddisfazione professionale per ciascuno di loro, medici soprattutto, consapevoli di avere così sottratto un’altra vita ad un triste epilogo.
Giorno dopo giorno, paziente dopo paziente, caso dopo caso, nel silenzio della cronaca e dei riconoscimenti pubblici, sappiate che nel reparto covid dell’ospedale di Mazara si sta lavorando, e si lavora duro. Tute bianche, indistintamente, incessantemente, sono alle prese contro un oscuro disegno, ma non si arrenderanno, continueranno a salvare vite umane.
Noi ?Solo “grazie”.
F.to Pietro Mangiore