Il Comitato tecnico-scientifico propone alla giunta Musumeci tre settimane di zona rossa per la Sicilia. I tecnici formalizzeranno il parere domani, ma la decisione è presa: al governo, che si è riunito stasera ma che su questo punto non si pronuncerà prima di domani, sarà suggerito un lockdown “morbido” come quello già visto a livello nazionale nei giorni festivi (ad esempio ieri) o in subordine una chiusura solo in base alla popolazione, con la serrata nei centri più grandi e una “zona gialla” in quelli più piccoli. Il governo regionale aspetterà però su questo punto le mosse di quello nazionale, che domani dovrebbe decidere sulla zonizzazione della Sicilia. Al vaglio del governo Musumeci – si legge in una nota della Presidenza della Regione – ci sono misure restrittive che si rendono necessarie in considerazione dell’ andamento del contagio sul territorio siciliano”. Pertanto, domani rimarranno in vigore le disposizioni previste dal governo nazionale relative alla didattica, salvo in quei Comuni dove sono state già assunte iniziative diverse.
Durissima anche la proposta sulla scuola: l’ipotesi è tenere chiuse – con la didattica a distanza – le scuole elementari fino al 18 gennaio, mentre scuole medie e superiori riprenderebbero la didattica in presenza solo il 31 gennaio. Su questo punto, domani, si pronuncerà la task force sulla scuola: l’organismo guidato dall’ex preside della facoltà di Medicina dell’università di Palermo Adelfio Elio Cardinale si riunirà alle 12,30 ed è orientato a suggerire misure sostanzialmente analoghe.
Repubblica.it – Claudio Reale