Il ‘gaming disorder’, si legge, racchiuderà una serie di comportamenti caratterizzati da una mancanza di controllo sul gioco, dalla precedenza data al gioco rispetto alle altre attività e interessi quotidiani, e all’escalation del problema nonostante il manifestarsi delle conseguenze negative.
“Per arrivare alla diagnosi il problema comportamentale deve comportare una significativa compromissione delle funzioni personali, familiari, sociali e occupazionali per almeno 12 mesi”. L’inserimento della malattia segue lo sviluppo di programmi di trattamento in molte parti del mondo.
“L’inserimento porterà ad una maggiore attenzione ai rischi di sviluppare il problema e allo sviluppo di misure rilevanti di prevenzione e terapia”.
(ANSA)