“Abbiamo appreso dallo stesso presidente della Regione Siciliana, on. Nello Musumeci, della possibilità, qualora i contagi da covid 19 continuassero a scendere, che nelle prossime ore la Sicilia potrebbe passare da ‘zona rossa’ a ‘zona arancione’. Siamo fiduciosi in un generale miglioramento dell’attuale situazione, al tempo stesso auspichiamo che lo Stato, di concerto con il Governo regionale, possa recepire e soddisfare le numerose richieste di sostegno provenienti dal tessuto produttivo evitando burocrazia e disuguaglianze di carattere sociale, territoriale e generazionale”. Ad affermarlo il segretario di C.I.F.A. Trapani, dott. Gaspare Ingargiola e il dirigente provinciale C.I.F.A. Area Legale Amministrativa e Civile, avv. Filippo Inzirillo.
“Il Recovery Plan -ha spiegato Filippo Inzirillo – così come finora concepito non va. L’accesso ai 209 miliardi di fondi riconosciuti all’Italia dal piano “Next Generation UE” dovrà essere accompagnato dall’adozione di una serie di riforme richieste da anni dall’Europa al nostro Paese, e rimaste di fatto inattuate: riforma fiscale, lotta all’evasione, piena attuazione della riforma delle pensioni, politiche attive del mercato del lavoro, revisione degli ammortizzatori sociali ad oggi vigenti, riduzione della pressione fiscale sul lavoro ed efficientamento dei servizi della pubblica amministrazione”.
Contestualmente il segretario provinciale di C.I. F.A., nonché responsabile regionale U.N.P.I., Gaspare Ingargiola, in riferimento al rinnovo, per il triennio 2020-2023, del CCNL intersettoriale commercio, terziario, servizi, turismo e pubblici servizi, sottoscritto nei mesi scorsi tra la stessa Confederazione e il sindacato Confsal, facendo proprie le parole del presidente nazionale di C.I.F.A, Andrea Cafà, ha dichiarato: “le imprese siciliane stanno attraversando una fase cruciale perché sono chiamate ad innovare i propri modelli organizzativi per vincere le grandi sfide post-covid19. Serve un grande investimento sul capitale umano, attraverso la formazione, nuove regole ed un moderno sistema di relazioni industriali; serve un confronto con le forze economiche e sociali per ricostruire il tessuto produttivo siciliano e affrontare le specifiche situazioni di emergenza con provvedimenti mirati”.
Comunicato Stampa