Scuole chiuse in zona rossa e facoltà nelle altre regioni di chiudere gli istituti se, a livello locale, si raggiungono 250 casi ogni 100mila abitanti. È la linea decisa nella cabina di regia a Palazzo Chigi in vista del nuovo Dpcm Covid, a quanto si apprende da diverse fonti di governo.
Questa soluzione recepisce in sostanza le indicazioni del Cts sulle scuole e porta alla chiusura anche delle elementari e delle medie, con il ritorno alla didattica a distanza, nelle aree rosse e ad alto contagio.
Intanto il nuovo Dpcm è chiuso, manca solo l’ultimo confronto tra Stato e Regioni e poi ci sarà la firma di Mario Draghi.
Proprio sul fronte scuole, da un’analisi di Save the Children diffusa oggi, è emerso che con la chiusura degli istituti, dovuta al Covid, c’è il rischio concreto, in assenza di interventi mirati, di una perdita secca di 0,6 anni di scuola e di un aumento fino al 25% della quota di bambini della scuola secondaria inferiore al di sotto del livello minimo competenze.
Le perdite sono maggiori tra gli studenti provenienti da famiglie meno istruite, a conferma delle preoccupazioni per l’iniquità dell’impatto della pandemia sui bambini e sulle famiglie. L’Ocse e la Banca Mondiale hanno stimato gli effetti economici di questa perdita di apprendimento, valutando che l’impatto economico condurrà a una contrazione del PIL dei Paesi in media dell’1,5% nel resto del secolo.
Fonte Gds