Dolores O’Riordan, la cantante irlandese del gruppo “The Cranberries”, è morta. Lo ha fatto sapere la sua agente Lindsey Holmes tramite una nota citata dai media irlandesi. Aveva 46 anni.
“La cantante della band irlandese The Cranberries era a Londra per una breve sessione di registrazione. Non sono disponibili al momento ulteriori dettagli. I familiari sono distrutti dall’aver appreso la notizia e hanno chiesto di rispettare la loro privacy in questo momento molto difficile”, afferma la nota.
La morte è stata improvvisa. A novembre aveva registrato la sigla del cortometraggio animato Angela’s Christmas, trasmesso su RTÉ 1 alla vigilia di Natale. Sul profilo Fb della band aveva scrittto il 20 dicembre. Entusiasta: “Ciao a tutti, qui Dolores. Sto bene! Abbiamo fatto il primo giro di concerti dopo mesi durante il fine settimana, ho suonato alcune canzoni alla festa annuale di Billboard a New York. Ci è piaciuto davvero! Buon Natale a tutti i nostri fan!! Xo”. La cantante aveva problemi di salute, ma le cause del decesso non sono note.
Dolores O’Riordan, irlandese, nasce a Limerick e cresce a Ballybricken, nei pressi della città, settima di sette fratelli nati da Terence ed Eileen, che li crescono con un’educazione cattolica. Nel 1994 sposa il tour manager dei Duran Duran, Don Burton, padre dei tre figli Taylor Baxter, Molly Leigh e Dakota Rain. I due divorziano nel 2014 dopo vent’anni insieme.
A giugno scorso i Cranberries annullano il tour europeo: tutti i concerti previsti dal 30 maggio al 30 agosto sono cancellati. Lo annuncia Live Nation spiegando che “i medici hanno ordinato a Dolores O’Riordan di non riprendere il tour come programmato, affinché possa completare le terapie che sta seguendo e raggiungere una piena guarigione”.
La cantante ha problemi alla schiena, probabilmente un’ernia del disco. La band è attesa anche in Italia per cinque date. “È con enorme dispiacere – commenta il gruppo – che cancelliamo questi concerti. Dolores sta facendo grandi progressi, tuttavia non vogliamo mettere a rischio la sua ripresa. Eravamo entusiasti di essere tornati in tour a condividere la nostra musica con i nostri fan, e non vediamo l’ora di tornare sul palco quanto prima”.
I Cranberries sono stati la voce vibrante di un decennio segnato dal timbro della voce di O’Riordan, dal suo modo di cantare imitato fino al paradosso.
A riconoscerla sono i due fratelli Noel e Mike Hogan, di Limerick, una città di 94.192 anime (secondo il censimento del 2016). Insieme fondano la band “The Cranberry Saw Us” (gioco di parole per cranberry sauce) con il batterista Fergal Patrick Lawler e il cantante Niall Quinn che però nel ’89 se ne va e gli consiglia Dolores, un’amica della sua ragazza. Nasce la band The Cranberries, niente salsa.
Irlanda, gavetta, perché è la sola strada. Piccoli locali, la demo Nothing Left at All, un contratto con la Island Records, il primo pezzo, Uncertain, dall’incerto risultato, il primo album inosservato, Everybody Else Is Doing It, So Why Can’t We?. Ma poi un viaggio nei più calorosi Stati Uniti dove aprono per i più britannici e alternativi Suede. È il nuovo decennio, singoli e album entrano in top ten, solo in America. Ed è lì che nascono i brani di No Need to Argue. L’album che segna la svolta e che nel 1994 vende 16 milioni di copie. Contiene Zombie, sul conflitto in Irlanda del Nord. Premiata agli MTV Europe Music Awards, è la migliore canzone dell’anno.
O’Riordan sta stretta in una band e intraprende la carriera solista (Are You Listening? 2007; No Baggage, 2009). Prima fa prove tecniche di trasmissione, fiori sparsi e una passione per l’Italia, ricambiata. Nel 2004 è nell’album Zu & Co di Zucchero col quale va anche in tour e nell’ottobre 2007 duetta con Giuliano Sangiorgi nel brano Senza fiato, scritta dal cantante dei Negramaro e da lei stessa. È come ascoltare una voce da entrambe le parti della luna.
Si riunisce ai Cranberries nel 2009 con un comunicato ufficiale online: parte il Reunion Tour e il nuovo album, Roses. Something Else è il settimo e l’ultimo album del gruppo esce ad aprile 2017. Gli inediti sono tre. I Cranberries restano legati a un decennio ma Dolores continua a essere amata, in ogni sua azione, reazione, sfogo, entusiasmo. Come quando fa parlare di sé perché viene portata in tribunale dalla baby sitter che accusa lei e il marito di averle sequestrato il passaporto, o come quando viene arrestata per aver aggredito una hostess e un agente di polizia all’aeroporto di Shannon, sempre in Irlanda. La hostess, che era sul volo da New York, viene ricoverata in ospedale con il piede fratturato, Dolores portata nella sezione del Criminal Justice Act, e interrogata. Qualcuno fa sapere che non aveva voluto allacciare le cinture.
Ma la vita di Dolores resta un segreto svelato solo a pezzi. Petali di rose che si staccano, alti e bassi, come la sua voce e il suo modo di cantare.
Nel 2013 è uno dei giudici del talent show The Voice edizione Irlanda. Il pubblico l’adora, è un momento alto. Lo stesso anno lei però racconta di aver subito un abuso sessuale da parte di un uomo, violentata in maniera costante dagli 8 ai 12 anni. Cade. “Non ne ho mai parlato finora – spiega a Life – perché non ne ero capace. Ci sono voluti anni e anni di sostegno. Oggi devo fare pulizia, sento che potrebbe essermi di aiuto aprirmi e confidarmi con tutte quelle persone che hanno comprato i miei album e mi amano”. Non ne aveva parlato prima neanche al padre, che aveva problemi mentali da un incidente in bicicletta nel ’68.
Dolores O’Riordan lascia tre figli. “Sono stati fondamentali nella mia guarigione”, aveva raccontato. “Heading to YYZ to see my babies!! Happy new year everyone!” scrive il 26 dicembre. L’ultimo tweet della cantante risale al 4 gennaio. La foto più recente è un saluto, poco prima di tornare a casa.
(repubblica.it)