Si ampliano a Marsala le misure volte ad agevolare gli esercizi commerciali che già occupano – o che richiedono nuova autorizzazione ad occupare – aree e spazi pubblici per svolgere la propria attività di ristorazione o vendita. È quanto ha deliberato la Giunta Grillo, al fine di favorire il distanziamento interpersonale reso obbligatorio dall’emergenza sanitaria. In pratica, l’Amministrazione comunale ha condiviso e fatta propria un’apposita richiesta in tal senso inoltrata dal presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano e dal consigliere Nicola Fici: “Grazie ad una proficua collaborazione, abbiamo concepito tale iniziativa per consentire alle attività commerciali di ripartire a seguito del duro periodo di chiusura affrontato durante gli scorsi mesi di pandemia. La possibilità per i commercianti di ottenere la concessione di aree maggiormente ampie di suolo pubblico è una delle principali misure di sostegno alle attività marsalesi, che potrà consentire un incremento dell’economia locale”. Afferma il sindaco Massimo Grillo: “Il nostro progetto-ripartenza coinvolge la comunità in tutte le sue declinazioni e non può prescindere dal dare la giusta attenzione al tessuto produttivo cittadino. Assieme ad altre categorie sociali e fasce deboli della popolazione, le attività commerciali sono state infatti messe a dura prova dalla prolungata emergenza sanitaria e, per esse, siamo già intervenuti tramite il Regolamento Beni Comuni”. “Ora – aggiunge l’assessore al turismo Oreste Alagna – le misure adottate, oltre ad essere economicamente vantaggiose, vogliono al contempo stimolare gli operatori commerciali ad essere protagonisti della ripartenza in questo particolare periodo post-covid”.
Ma vediamo, in particolare, quanto ha deliberato la Giunta Municipale sulla scorta dei provvedimenti della precedente Amministrazione e in linea con i Decreti emergenziali del Governo Nazionale finalizzati a sostenere i pubblici esercizi. Intanto, è stato prorogato fino al prossimo 31 Dicembre l’esonero dal pagamento della Tassa per l’occupazione di spazi pubblici (TOSAP). Importante, poi, lo snellimento burocratico delle concessioni di suolo pubblico. Infatti, costituendo una priorità il distanziamento interpersonale, l’installazione di tavoli, pedane, arredi e dehors in genere è subordinata ad una procedura semplificata e senza l’applicazione dell’imposta di bollo, consentendo l’occupazione di due stalli se lo spazio ricade sulle strisce blu. Buone notizie anche per le nuove richieste di spazi pubblici presentate da titolari di ristoranti, bar, pub… (esercizi di somministrazione bevande e alimenti): l’autorizzazione ad occupare superficie esterna può arrivare anche al 200% di quella interna (comunque non superiore a 100 mq.); mentre per le richieste di ampliamento di suolo pubblico già concesso, si potrà autorizzare fino al 200% della superficie già in godimento. Novità assoluta, infine, la possibilità di fruire di spazi pubblici, comprese aree a verde, in prossimità dell’esercizio commerciale che non ha disponibilità di suolo pubblico nell’area del punto vendita. Entro la distanza di 50 metri, si può proporre all’Amministrazione un progetto speciale per l’utilizzo dello spazio richiesto.
Alessandro Tarantino