Bufera dopo il post pubblicato ieri sera dal deputato regionale di Attiva Sicilia, Sergio Tancredi: un’immagine di un braccio tatuato nei campi di concentramento, associata al green pass per i vaccinati. “A breve ….per chi non si allinea…..Magari pratica inserita in un Dpcm! Sapevatelo….”, scrive Tancredi nel post.
Inevitabile l’indignazione espressa da molti utenti sui social che hanno anche chiesto la rimozione del messaggio, ma Tancredi ha pure replicato a tutte le accuse. “Se non comprende che è un segnale di allarme allora forse è lei che dovrebbe guardarsi intorno …e se non nota nulla di strano penso che dovrebbe preoccuparsi. Ricordare l’olocausto serve per evitare che certe derive si ripresentino”.
Secondo il deputato regionale “uno dei poteri della Repubblica” dovrebbe attivarsi “per approfondire perché, dopo un anno e mezzo, ancora non sia cambiato nulla come strategia di difesa della salute pubblica e si continui con protocolli che uccidono le persone impedendo ai medici di fare correttamente il loro lavoro”.
“Accostamento fuori luogo. Per il ruolo che ricopre dovrebbe rifletterci, scusarsi e rimuovere il post”, scrive un utente, ma c’è anche chi appoggia il deputato: “Ora il tatuaggio è moderno, si chiama tracciamento”.
E arrivano le prime reazioni dal mondo politico: il Pd ha chiesto le dimissioni di Tancredi.
Gds.it