Si è aperta ieri sera ufficialmente, nel suggestivo scenario del Collegio dei Gesuiti, la sesta edizione di Marenostrum, il Festival internazionale della fotografia del Mediterraneo, con il patrocinio della Camera dei Deputati, della Regione Sicilia e del Comune di Mazara del Vallo.
Erano presenti alla cerimonia il sindaco della città Salvatore Quinci, l’assessore alla Cultura Abbagnato, il vescovo della diocesi Mons. Mogavero e l’onorevole Vita Martinciglio.
La mostra, composta da circa 300 scatti provenienti da ogni parte del mondo, racconta il Mediterraneo in ogni suo aspetto, dalle bellezze paesaggistiche agli eventi più drammatici.. Progetti di grande spessore artistico, di notevole valenza culturale e documentaristica, sono quelli di Alessandro Grassani sulle migrazioni climatiche, gli scatti dall’Aghanistan di Alessio Romenzi, il piu grande campo profughi d’Europa raccontato da Afshin Ismaeli.
“Il festival della fotografia del Mediterraneo è tutt’altro che solamente una mostra fotografica,” dichiara il Sildaco Quinci – “Roberto Rubino ormai ci ha abituato a uno spazio profondo di riflessione sul Mediterraneo sul ruolo della nostra città, ruolo che io ho provato sintetizzare con uno slogan: Mazara guarda a sud.”
Il direttore artistico del Festival Roberto Rubino, nel suo intervento ha messo in evidenza, oltre ai progetti fotografici, anche i convegni e le attività, i workshop, le presentazioni di libri collegati al festival.
“Il giorno 8 ottobre – ha ricordato – ospiteremo un congresso dal tema: ‘Mediterraneo un mare di diritti’, affronteremo poi la questione sicurezza nel Mare Mediterraneo nel convegno del 16 ottobre, il problema del cambiamento climatico e delle relative migrazioni con un incontro programmato per la prossima settimana, insomma sicuramente non mancano i temi di discussione in questa sesta edizione”
Nel suo intervento Mons. Mogavero ha ribadito una riflessione a lui molto cara.
“Che il mediterraneo sia un mare di diritti è un’utopia, non lo è proprio. E’ un mare di attacchi, e che in molti vogliono conquistare, con le buone o con le cattive maniere” chiosa duramente il vescovo della diocesi.
Alla fine della cerimonia, si è tenuto presso il teatro Garibaldi il concerto inaugurale del festival tenuto del grande musicista Fabrizio Mocata, che ha emozionato gli spettatori presenti.
Ricordiamo che il festival si chiuderà il 17 ottobre, e che la mostra è visitabile ogni giorno ad esclusione del lunedi, presso il collegio dei Gesuiti in Piazza Plebiscito.
Comunicato Stampa