La santa messa in Cattedrale, officiata dal Vescovo Mogavero, il corteo di autorità, associazioni e cittadini e la deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti per la Patria nel lungomare Mazzini sono stati i momenti salienti della Giornata dell’Unità nazionale delle Forze Armate e del Combattente, celebrata stamani a Mazara del Vallo.
L’amministrazione comunale ha affidato il discorso commemorativo all’architetto Mario Tumbiolo, che da storico ha ripercorso le tappe che hanno portato all’unità nazionale sottolineando il valore ed il sacrificio di oltre 600mila italiani tra i quali oltre 50mila siciliani che nel nome dell’Italia unita hanno perso la vita a difesa della Patria.
Ha inoltre sottolineato l’importanza dell’anno 2021, quale anno nel quale si celebrano i settecento anni dalla morte di Dante, padre della lingua italiana, e si celebra inoltre il centenario della tumulazione del Milite Ignoto all’Altare della Patria di Roma.
Ha inoltre sottolineato l’importanza dell’anno 2021, quale anno nel quale si celebrano i settecento anni dalla morte di Dante, padre della lingua italiana, e si celebra inoltre il centenario della tumulazione del Milite Ignoto all’Altare della Patria di Roma.
L’architetto Tumbiolo ha inoltre sottolineato che la Città di Mazara del Vallo conserva tracce storiche importanti del Risorgimento italiano, citando alcuni luoghi del popolo come l’attuale via Veneto o come il teatro dedicato a Giuseppe Garibaldi ma prima denominato teatro del Popolo e la stessa via Garibaldi che conserva ancora una lapide in ricordo della visita in Città de “l’eroe dei due mondi”. In quella lapide è inciso anche il nome di un illustre esponente del Risorgimento mazarese come il farmacista Salvatore Di Giorgi.
Tumbiolo ha infine voluto ricordare quanti tra forze dell’ordine e militari hanno servito e servono il Paese anche a costo della vita, citando i caduti della strage di Nassiriya di cui il 12 novembre ricadrà il 18esimo anniversario; sottolineando la meritoria azione dei militari che coadiuvano alle operazioni di salvataggi in mare di migranti e citando, infine, servitori dello Stato come il carabiniere Sebastiano Grasso rimasto gravemente ferito ad Acireale solo per fare il proprio dovere anche se non in servizio.
Ad accompagnare il corteo, con in testa vescovo, sindaco, presidente del consiglio comunale e forze dell’ordine anche la banda musicale che ha intonato l’inno nazionale, la canzone del Piave ed il Silenzio in memoria ai caduti.
Una corona d’alloro ed una rosa sono stati posti al Monumento ai Caduti per la Patria dal sindaco Quinci, che nella prima mattinata aveva partecipato anche alla celebrazione provinciale a Trapani.
Comune di Mazara – Ettore Bruno