Gli Assessori comunali della Giunta Quinci condannano l’uso strumentale e distorto di alcune frasi pronunciate dal Sindaco a conclusione del lungo Consiglio Comunale di Venerdì 11 Febbraio 2022.
Se abbiamo occhi aperti, intelligenza libera e cuore sincero concorderemo tutti sul fatto che le pubbliche amministrazioni del Mezzogiorno soffrono di bassa produttività e bassa efficienza le cui cause sono spesso legate a più variabili. Che il sindaco Quinci ne abbia parlato per qualche minuto in un complesso discorso di oltre un quarto d’ora motivando la necessità di ricorrere ad esperti, farsi trovare pronti per fronteggiare le sfide del PNRR non giustifica la mistificazione e l’uso scorretto che ne è stato attuato.
La possibilità di intercettare risorse nell’ambito del PNRR è legato a progettualità che necessitano di conoscenze e competenze che, purtroppo, come lamentano i sindaci di tutta Italia, la maggior parte delle risorse interne ai comuni non riesce a coprire. Dobbiamo con forza reagire a queste polemiche che mirano solo ad alimentare sentimenti di rivolta e che nulla hanno a che vedere con un intelligente e proficuo confronto politico.
È quasi superfluo ricordare che quotidianamente lavoriamo al fianco di tanti dipendenti comunali e la stragrande maggioranza di loro, con impegno ed abnegazione, collaborano alla nostra azione, sopperendo anche ai danni provocati da chi sa soltanto lamentarsi o chiedere premialità.
Siamo ben consapevoli che il loro operato è assolutamente produttivo e lo sa bene anche il sindaco. Questo stesso sindaco che, appena insediato, ha restituito dignità al corpo della polizia municipale mortificato per anni con una integrazione delle ore lavorative. È lo stesso sindaco che ha permesso la trasformazione del contratto parziale a tempo pieno per 105 lavoratori, è lo stesso sindaco che ha reintrodotto la possibilità di carriera all’interno dell’ente.
Distrarre l’attenzione dal momento difficile che la città sta vivendo, spostandolo verso una sterile polemica che alimenta odio sociale, aggressività e malessere è un atto di irresponsabilità su cui la giunta non intende restare in silenzio. Ingenerare odio nell’opinione pubblica e fra gli stessi dipendenti usando frasi fuori contesto è un atto di vigliaccheria che non può essere taciuto.
Le parole servono a comunicare e raccontare storie ed avvenimenti. Ma quando se ne fa un uso sciatto o se ne manipolano deliberatamente i significati, l’effetto è il logoramento e la perdita di senso ed è raccontare falsità e menzogne.
GLI ASSESSORI COMUNALI
Billardello Vito
Abbagnato Germana
D’Angelo Pietro
Giacalone Vincenzo
Mauro Giacomo
Norrito Alessandro
Reina Michele