Le dotazioni di sicurezza a bordo dei natanti da pesca, la vita dei pescatori in mare impegnati nella pesca d’altura, la raccolta delle plastiche in mare, zone e giornate di pesca: sono alcuni degli argomenti trattati questa mattina a bordo del motopesca Medinea dalla Commissione Pesca del Parlamento europeo e da funzionari Ue che da ieri e fino a domani sono in missione istituzionale a Mazara del Vallo.
L’incontro di stamani è avvenuto direttamente in banchina al porto nuovo ed a bordo del motopesca Medinea, lo stesso che a fine 2020 ha subìto 108 lunghi giorni di prigionia in Libia.
Il Medinea, reduce da 28 giorni di pesca è rientrato in porto proprio per consentire al capitano Pietro Marrone ed all’equipaggio oltre che all’armatore Marco Marrone di parlare direttamente con il presidente della Commissione Karleskind con gli eurodeputati Bartolo, Conte e D’Amato alla presenza del sindaco Quinci e dell’Autorità marittima.
“La nostra marineria – ha detto il comandante Marrone – è costretta a lavorare nella zona di mare compresa tra Malta e Lampedusa. La riduzione delle zone di pesca anche per decisione unilaterale delle autorità libiche penalizza il comparto e rappresenta anche un rischio per la sicurezza”.
A bordo del natante la Commissione ha potuto notare anche i grossi quantitativi di plastiche che i natanti raccolgono in mare durante le battute di pesca e su questo fronte si registra una presa di posizione che potrebbe portare ad incentivi per il ruolo anche ambientale dei pescatori.
Il secondo giorno di missione istituzionale proseguirà oggi pomeriggio con incontri tematici con organizzazioni sindacali e datoriali nella sala conferenze del Visir Hotel.
Comunicato Stampa Comune di Mazara del Vallo