Il suo busto, all’ingresso della villa comunale Margherita di Trapani, è da molti anni un simbolo della lotta alla mafia. Eppure solo ieri pomeriggio amministratori e cittadini, durante un sopralluogo, si sono accorti che nella stele sulla quale è posto il busto di Piersanti Mattarella era sparita l’iscrizione “ucciso dalla mafia”. La stele, secondo alcune testimonianze, è danneggiata da circa un anno, così come quella, poco distante, dell’ex segretario regionale del Partito comunista Pio La Torre, anche lui assassinato dalla mafia.
Oggi il busto di Piersanti Mattarella, politico originario di Castellammare del Golfo, ucciso da Cosa nostra il 6 febbraio 1980 a Palermo durante il suo mandato di presidente della Regione, appare anche mal tenuto: all’interno del giardino comunale nessuno, a quanto emerge da una prima indagine, si preoccupa di ripulire i busti dagli escrementi lasciati dai piccioni.
“Ripristineremo immediatamente ciò che era stato scritto sulla stele a memoria di Piersanti Mattarella” , dice l’ex procuratore di Palermo Francesco Messineo, commissario straordinario del Comune di Trapani. “Non è certo – prosegue – che le lettere siano state asportate, potrebbero essersi staccate per fattori di vario genere. Comunque sia avvenuto il fatto, è doveroso rimetterle subito a posto”.
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