Dopo anni di rinvii e dibattiti, il Parlamento italiano ha approvato la legge sulle “disposizioni di fine vita”. Le persone, ora, possono esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonchè il proprio consenso/rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici e trattamenti terapeutici.
È quello che, in sintesi, viene chiamato “Testamento Biologico”, oggetto della Legge n.219 dello scorso dicembre che detta le nuove norme in materia di “consenso informato” e “disposizioni di fine vita”. A tal fine, è necessario che le dichiarazioni anticipate di trattamento (DAT) vengano redatte per atto pubblico o per scrittura privata autenticata ovvero per scrittura privata consegnata personalmente all’Ufficiale comunale di Stato civile, il quale provvederà alla relativa annotazione in un Registro nazionale che sarà istituito con Circolare ministeriale.
“Nell’attesa – afferma il sindaco Alberto Di Girolamo – abbiamo ritenuto opportuno dare esecutività alla nuova legge istituendo un Registro provvisorio. Lo Stato civile, pertanto, potrà ricevere e custodire le disposizioni anticipate di fine vita”. La dichiarazione va redatta in un apposito modello di scrittura privata – online sul sito web istituzionale www.comune.marsala.tp.it – dove si manifestano le proprie volontà sia riguardo alle informazioni sul proprio stato di salute (consenso informato) che alle disposizioni generali in caso di perdita delle capacità di decidere (trattamenti terapeutici), nonché alle situazioni cliniche particolari (malattia allo stato terminale o stato vegetativo).
Nello stesso modello per il “Testamento Biologico”, è possibile fare dichiarazioni relativamente alla donazioni dei propri organi e alla cremazione del proprio corpo. In tutti i casi, occorre indicare una persona di fiducia, delegata a prendere le decisioni del dichiarante qualora quest’ultimo perda le capacità di comunicare le proprie volontà.
Alessandro Tarantino