Dimezzare gli emolumenti dei settanta deputati dell’Assemblea siciliana, la cui indennità, con l’ultimo adeguamento Istat, ha toccato quota 12.523,07 euro lordi al mese, 1.423,07 euro in più rispetto a nove anni fa, quando fu approvata la norma per la rivalutazione delle remunerazioni in base al costo della vita. A proporre il taglio del 50% delle indennità assieme all’abrogazione dell’adeguamento Istat è il M5s, che ha appena depositato un disegno di legge all’Ars. Il vice presidente dell’Ars, Nuccio Di Paola (M5s): «Si valuti nostro ddl e si faccia in fretta».
L’ultimo aumento col voto segreto
Solo una decina di giorni fa i deputati avevano votato per l’aumento dei loro stipendi, dopo giori di tensioni, polemiche e pressing. Quando ormai sembrava deciso un ripensamento sull’incremento delle indennità (dato come un automatismo dai deputati), l’Assemblea regionale siciliana ha confermato, con un voto segreto alle 4 del mattino. Fino a quel momento la remunerazione era pari a 11.100 euro lordi al mese, ma il voto dell’Assemblea regionale siciliana sul bilancio interno ha portato a un incremento di 890 euro lordi a testa che rientreranno nella voce «adeguamento secondo la variazione dell’indice Istat». Totale: 12 mila euro lordi al mese. Contando una platea di 70 deputati regionali, la spesa, così, sale di 750 mila euro all’anno per un totale di 11,2 milioni di euro per il 2023.
Corriere della Sera (Ch. Ma.)