Esprimiamo apprezzamento per il varo in giunta regionale del disegno di legge di riforma dei Consorzi di bonifica in Sicilia.
Ad affermarlo Giuseppe Messina segretario Ugl Sicilia e Franco Arena segretario regionale Ugl agricoli e forestali, commentando l’approvazione del disegno di legge di riforma dei Consorzi di bonifica e dell’intero sistema dell’irrigazione in Sicilia
Il testo contiene molti aspetti qualificanti e alcuni passaggi di portata storica. Proposte che avevamo presentato e discusso durante la fase di confronto durata diversi mesi con l’assessore regionale Luca Sammartino e con il dirigente generale Dario Cartabellotta e che oggi valutiamo come qualificanti ed innovativi, al passo con i tempi e rispondenti agli effetti dei cambiamenti climatici sul territorio siciliano”.
“Serviva un segnale forte per gli agricoltori e per la generale necessità di sicurezza e tutela del fragile territorio siciliano. Segnale che ed è prontamente arrivato. Il governo del presidente Renato Schifani ha accelerato il varo del testo dopo aver chiuso il confronto con tutti gli attori del sistema agro-industriale regionale”.
“Così come l’impegno dell’assessore Sammartino, non è mai mancato ed i tempi sono stati rispettati – precisano Messina e Arena – così come l’impegno di consegnare alla Sicilia una riforma in grado di dare risposta al cambiamento climatico che ha modificato completamente l’approccio sistemico. Adesso la riforma dei forestali, altro tassello del programma di governo che, siamo certi per la serietà dimostrata finora, l’assessore all’agricoltura porterà in giunta per l’approvazione prima della fine dell’anno”.
L’impianto normativo – spiegano i sindacalisti dell’Ugl – si fonda sul principio della integrazione degli obiettivi della tutela dell’equilibrio idrogeologico del territorio, dell’uso integrale e razionale della risorsa idrica e della garanzia di un servizio essenziale per l’agricoltura. Altro tassello importante della riforma è la previsione che il personale, sia stagionale che a tempo indeterminato, transiterà alle dipendenze dei quattro Consorzi di bonifica, con l’applicazione del contratto collettivo di categoria”.
“Riforma – concludono Messina e Arena – che prevede anche, come dall’Ugl auspicato, la riduzione degli enti da 13 a 4 e il coinvolgimento dei produttori oltre alla revisione del sistema tariffario e di finanziamento e l’intervento nelle competenze di tutti gli attori definendole con chiarezza e allineando la Sicilia al quadro normativo europeo e nazionale in materia, superando le criticità che avevano ingessato il sistema negli ultimi decenni, restituendo certezze al comparto. Adesso la parola all’Ars per un rapido iter parlamentare di approvazione della riforma”.