Coro unanime di istituzioni e sindacati: No alla chiusura della sede Inps di Mazara
Stamani sit in di protesta dinanzi agli uffici Inps di via Santa Maria di Gesù per dire No al trasferimento deciso dalla direzione regionale Inps
No alla chiusura della sede Inps di Mazara del Vallo!
E’ forte ed unanime la protesta che sindacati ed istituzioni muovono contro la decisione della direzione regionale dell’Inps di chiudere la sede di Mazara del Vallo. Una scelta che viene ritenuta “immotivata” anche in considerazione dell’offerta fatta nel tempo all’Inps dal Comune di mettere gratuitamente a disposizione dell’Istituto un locale comunale.
Questa mattina anche il Sindaco Salvatore Quinci ed il Vescovo mons. Angelo Giurdanella hanno risposto all’appello dei sindacati partecipando al “sit in” di protesta organizzato dinanzi alla sede Inps di via Santa Maria di Gesù da Cgil, Cisl e Uil con la partecipazione dei segretari generali provinciali di Cgil e Uil Liria Canzoneri e Tommaso Macaddino e del componente della segreteria generale Cisl Palermo-Trapani Massimo Santoro, unitamente ai rappresentanti locali di categoria.
Presenti all’incontro inoltre: l’assessore comunale Teresa Diadema, il presidente del consiglio comunale Vito Gancitano ed il consigliere comunale Arianna D’Alfio.
Questo quanto dichiarato dal sindaco Quinci nel corso dell’incontro:
“La decisione presa dall’ente di trasferire gli uffici dell’INPS in una sede diversa da quella offerta dal Comune è un atto autocratico che non possiamo accettare e sul quale intendiamo aprire un confronto. Con le organizzazioni sindacali abbiamo già deciso di organizzare un incontro formale con il direttore regionale per discutere i motivi di questa scelta e le implicazioni economiche che comporterà. Vogliamo capire la logica di risparmio economico che ha guidato questa decisione e verificare quanto l’INPS pagherà per i canoni di locazione degli uffici in cui il personale verrà trasferito. Questo è un aspetto importante che meriterebbe una spiegazione chiara e trasparente. Inoltre, non possiamo ignorare il fatto che questa decisione potrebbe avere un impatto significativo sul settore della pesca, che già sta affrontando diverse sfide. Il sostegno effettivo al settore della pesca dovrebbe essere una priorità, e siamo preoccupati che la mancanza di servizi dell’INPS possa costituire un ulteriore ostacolo per la sua crescita e sviluppo. Noi non ci fermeremo, vogliamo risposte concrete e soluzioni adeguate per affrontare questa situazione. Per questo motivo, tireremo in causa anche il Governo per valutare se ci sia la possibilità di intervenire e proteggere gli interessi della nostra comunità e del settore della pesca. Chiediamo il massimo impegno da parte di tutte le parti coinvolte per giungere a una soluzione condivisa e soddisfacente”.