E’ stato firmato nella notte, dopo quasi dieci anni di attesa, l’accordo preliminare per il rinnovo del contratto nazionale per il comparto delle Funzioni Locali. Lo fanno sapere i sindacati in una nota. “Un contratto di valore, che produce miglioramenti concreti per le lavoratrici e i lavoratori” ha commentato la segretaria generale della Funzione Pubblica Cgil, Serena Sorrentino. Tra le novità, categorie differenziate per area e sezioni speciali per la Polizia Locale.
Firmato #contratto enti locali. Ora 467mila lavoratrici e lavoratori di regioni, comuni, città metropolitane e camere di commercio avranno un nuovo contratto. Concluderemo il percorso con la firma del contratto della Sanità.
— Marianna Madia (@mariannamadia) 21 febbraio 2018
“Firmato il contratto degli enti locali. Ora 467 mila lavoratrici e lavoratori di Regioni, Comuni, Città metropolitane e Camere di commercio avranno un nuovo contratto”. Così la ministra della Pubblica Amministrazione, commenta in un tweet la sigla dell’accordo per il rinnovo nel compatto delle funzioni locali. “Concluderemo il percorso con la firma del contratto della Sanità”, assicura la ministra. Sono stati infatti già firmati i rinnovi per gli statali e per il settore della conoscenza (scuola, università e ricerca).
Il nuovo contratto – afferma in una nota Federico Bozzanca, segretario nazionale della Fp Cgil Funzioni Locali – prevede “una ulteriore categoria economica per ogni area, la definizione delle sezioni speciali per la Polizia Locale, la previsione della costituzione della sezione per il settore educativo, nonché un rinvio per poter rivedere il sistema di classificazione. Inoltre rimane la normativa di miglior favore sul turno festivo infrasettimanale”. Quanto alla Polizia Locale, precisa la segretaria generale della Funzione Pubblica Cgil “viene dato inoltre più valore alle lavoratrici e dei lavoratori del comparto grazie all’introduzione di un’identità di funzione collegata ai gradi”.
Tra gli obiettivi raggiunti, aggiunge Bozzanca, c’è “l’erogazione, per il 2018, degli aumenti retributivi di 85 euro mensili medi alle categorie del comparto delle Funzioni locali, nonché un incremento delle risorse destinate alla contrattazione integrativa ed una rivalutazione del sistema indennitario. Non solo, è stato realizzato un reale e visibile aumento dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori con un avanzamento complessivo degli istituti del rapporto di lavoro: permessi, congedi, ferie, malattia, ecc. Le ferie potranno essere sospese in caso di lutto e, in via sperimentale, potranno essere fruite a ore”.
Per concludere, commenta Bozzanca “più materie andranno alla contrattazione integrativa, dando finalmente più potere alle Rsu”. Grazie alla mobilitazione messa in campo in questi anni – conclude la Funzione Pubblica Cgil – “abbiamo raggiunto un gran risultato che mette insieme salario, diritti e contrattazione. Producendo su questi punti un deciso avanzamento che chiude definitivamente questi dieci anni e che ci proietta avanti, riconoscendo il valore di chi garantisce servizi pubblici: per tutti, tutti i giorni. Ora la parola alle lavoratrici e ai lavoratori per il giudizio definitivo”.
Ansa