Il giudice del Lavoro del Tribunale di Marsala, Caterina Greco, ha dato tempo fino al 7 marzo a 38 lavoratori precari del comune di Mazara di decidere se proseguire l’azione giudiziaria nei confronti del comune o soprassedere ed accettare di firmare la proroga dei contratti fino al 31 dicembre prossimo rinunciando alla richiesta fatta dalla Corte di Appello di Palermo che condanna il comune ad una azione sanzionatoria milionaria. Sono i 38 lavoratori precari ai quali l`ente non ha prorogato i contratti in scadenza al 31 dicembre 2017.
Il Giudice Caterina Graco, dopo avere sentito i rappresentanti legali dei lavoratori precari (avv. Galleano e Passalaqua) e del Comune (avv. Giglio) ha invitato le parti a trovare un accordo conciliativo. Da una parte ci sono i lavoratori, che chiedono di essere riammessi in servizio e stabilizzati; dall`altra il Comune, che ha deciso di prorogare i contratti solo a quei lavoratori precari (circa 130) che hanno siglato una “liberatoria” che esonera lo stesso ente dal pagamento di sanzioni per le proroghe effettuate o da effettuare in vista della definitiva stabilizzazione.
Tale liberatoria è stata chiesta dopo che la Corte d`appello di Palermo ha condannato il Comune al pagamento di 12 mensilità a 51 lavoratori precari per le proroghe reiterate nel tempo. Da qui il ricorso al Giudice del Lavoro di Marsala da parte di quei lavoratori che non hanno firmato la liberatoria e che sono stati esclusi dalla proroga; un ulteriore ricorso è stato promosso dinanzi al Tar e sarà discusso a fine mese.
Il Comune ha comunque assicurato che entro l`anno procederà alla stabilizzazione di tutti i precari, nessuno escluso, in quanto le procedure di stabilizzazione seguono un percorso diverso dalle proroghe già sanzionate. Una vicenda intricata che potrebbe risolversi, come auspicato dal Giudice, con un accordo che però sembra lontano. Per rinunciare agli effetti della sentenza di pagamento delle 12 mensilità e siglare la liberatoria, anche per il futuro, i lavoratori chiedono l`immediata re-immissione in servizio e la stabilizzazione a tempo indeterminato, a partire dal 1° gennaio scorso, entro la fine di giugno 2018 ritenendo che non sia necessaria alcuna procedura concorsuale, cioè concorsi che i precari dovrebbero effettuare entro dicembre.
Di diverso avviso il Comune, che dichiara di avere già avviato le procedure propedeutiche alla stabilizzazione ma sottolinea che queste ultime debbano essere effettuate nel rispetto della legge, cioè dopo avere svolto i concorsi: per le categorie A e B con l`espletamento di prove pratiche e per le categorie superiori, C e D, con concorsi per titoli ed esami, se pur riservati agli stessi precari. Probabilmente sono concorsi “sui generis” abbastanza formali ma sono richiesti dalla legge prima dell’assunzione a tempo indeterminato. Resta da sciogliere anche il nodo della copertura finanziaria della Regione che sembrerebbe comunque assicurata per le future stabilizzazioni, ma al momento non per l`eventuale re-immissione in servizio dei 38 lavoratori. La vicenda, oltre ad avere effetti di carattere sociale, influisce anche sull`andamento della macchina amministrativa alla luce dei continui pensionamenti che si registrano al Comune di Mazara del Vallo. Nei giorni scorsi la Giunta Municipale ha approvato il piano occupazionale per il triennio 2018-2020, dal piano emerge che i vuoti d’organico ammontano a 235 unità, dovuti essenzialmente a personale andato in pensione in tutti questi anni.
Attualmente, infatti, sono 183 i posti coperti a tempo indeterminato, su un totale di 418, che è il fabbisogno del Comune di Mazara. Per il 2018 sono previste le stabilizzazioni a tempo indeterminato, dei 173 precari, oltre 12 assunzioni dall’esterno tramite concorsi pubblici ordinari da bandire per: 4 per le categorie D1, 3 categorie C, 2 Agenti di Polizia municipale categorie C e 3 categorie B; prevista inoltre la trasformazione del rapporto di lavoro, da part time 30 ore a full time 36 ore settimanali delle due figure categorie D già assunte tramite stabilizzazione nel 2015.
Giornale di Sicilia – Salvatore Giacalone