Grande Tristezza a Marsala e non solo, per la tragedia del piccolo GIORGIO, il bimbo di due anni (che avrebbe compiuto il prossimo 16 maggio) morto strangolato dalla cinghia della borsa della madre, appesa a una sedia. Sotto choc l’intera comunità del trapanese.
Secondo quanto ricostruito dagli stessi familiari, il piccolo stava giocando quando è sfuggito per alcuni minuti agli occhi dei genitori: avrebbe preso a giocherellare con la borsa della madre e si sarebbe stretto involontariamente la cinghia della borsetta al collo.
Il primo ad accorgersi della tragedia che si stava consumando è stato il padre, che l’ha visto cianotico e privo di sensi, appeso alla cinghia della borsa nel tardo pomeriggio di ieri. Urla e disperazione per liberarlo, poi l’immediata corsa all’ospedale “Paolo Borsellino”, ma per il piccolo Giorgio non c’era più niente da fare. Quando è giunto al pronto soccorso, era già morto.
Non verrà fatta autopsia sul cadavere di Giorgio. I medici del pronto soccorso di Marsala infatti non hanno dubbi: è morto per soffocamento. Sul collo del piccolo sono rimasti infatti i segni della cinghia della borsa. E – puntualizzano i medici – Giorgio è arrivato alle 17 e 45 in ospedale, e purtroppo già in condizioni irreversibili al “Paolo Borsellino”. “Purtroppo – dicono i medici – a noi non è rimasto altro che constatare il decesso”.
“Il soffocamento dei bambini per strangolamento – raccontano i medici – è avvenuto in tre minuti e mezzo. Un tempo più lungo di quanto solitamente avviene nella media degli adulti, perché i bambini hanno un cuore che pompa sangue più velocemente”. Tre minuti e mezzo che sono stati fatali.
La notizia del decesso del piccolo Giorgio ha fatto rapidamente il giro della città di Marsala. Tanti i messaggi di cordoglio pubblicati da conoscenti o semplici cittadini. “Che il piccolo angioletto possa dare ai suoi genitori la forza di sopportare il dolore atroce della sua prematura dipartita. Riposa in pace, piccolo”, scrive Vincenzo.