Giacomo Tranchida è stato confermato sindaco di Trapani con una percentuale che supera di poco il 42%; Maurizio Miceli del centrodestra si è fermato a poco più del 37%.
Come sindaco rieletto, avrà l’opportunità di continuare a guidare la città e implementare le politiche e i progetti che ha proposto durante la sua campagna elettorale. Ecco le sue dichiarazioni:
“Il 30 giugno abbiamo la scadenza del Pnrr. Siamo pronti per gestire le risorse finanziarie.
Adesso dobbiamo concretizzare il lavoro fatto in questi anni. Penso che il risultato sia ascrivibile a tutti gli uomini e tutte le donne che hanno condiviso questo cammino insieme a me. Ma dobbiamo questo soprattutto a questa città e al comprensorio. Un vero capoluogo deve riuscire a fare sistema anche con gli altri comuni. Il futuro è questo. Dobbiamo accelerare sul porto, faremo un ragionamento con il governo regionale per creare un hub aeroportuale Palermo-Trapani. Trapani deve rimettersi in cammino. Fatemi condividere un abbraccio corale. La nostra è stata una battaglia, un impegno per la città di Trapani. Il sindaco di una città dev’essere il sindaco di tutti”.
Sul caso Turano, l’assessore regionale della Lega i cui esponenti trapanesi si sono schierati a sostegno di Tranchida con la lista «Trapani tua» dell’assessore Bongiovanni che ha dato un grande apporto di voti, ha affermato: «Era già con me e aveva condiviso l’azione di governo e sono contento della lealtà che hanno dimostrato, penso però che il risultato sia di tutti».
Infine sul Pd che non ha presentato il simbolo, Tranchida ha detto: «Ragiono con la mia testa e con le mie idee, non ho padrini né padroni, compresi quelli del Pd». Tranchida è stato appoggiato da dieci liste civiche, alcune con candidati di Pd e Lega, partiti che hanno rinunciato al proprio simbolo perché spaccati al proprio interno.