Tre giovani sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per l’episodio di violenza avvenuto lo scorso 6 gennaio nei pressi del Palazzo Grattacielo. Attraverso un’attenta attività info-investigativa congiunta, il Commissariato di Polizia di Marsala e la Squadra Mobile di Trapani hanno identificato il ragazzo che ha picchiato il proprio coetaneo e due amici che si ritiene abbiano avuto un ruolo nella vicenda.
In prima istanza, dopo la diffusione sul web del filmato che testimonia l’accaduto, è stato individuato e deferito, in stato di libertà, per i reati di percosse e minacce aggravate, il giovane 14enne autore dell’aggressione.
Nei giorni successivi, dopo l’ulteriore valutazione delle restanti posizioni, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria minorile gli altri due giovani per concorso nel reato di percosse. I tre sono stati già chiamati a rispondere del loro illecito comportamento e sottoposti ad interrogatorio alla presenza dei rispettivi genitori e legali di fiducia.
“Eventi come quello in argomento – si legge nella nota inviata agli organi di stampa dalla Questura – sono particolarmente attenzionati da parte degli organi investigativi della Polizia di Stato che, di concerto con la Procura per i Minorenni di Palermo, nonché con le Procure di Trapani e Marsala, contrastano con determinazione tali condotte, al fine di evitare il loro ripetersi.
Ciò, non solo dal punto di vista meramente repressivo con l’intervento tempestivo volto ad arginare focolai di violenza e fenomeni emulativi, attraverso mirati servizi di controllo del territorio ed il monitoraggio dei social media, ma, soprattutto, con attività di prevenzione, attraverso l’informazione ai giovani sul noto fenomeno del bullismo e/o cyberbullismo, a mezzo di frequenti incontri con gli studenti delle scuole della provincia.
In tale ambito, si rammenta, anche, l’attenzione del legislatore in materia che, con Legge n. 71/2017, ha previsto, tra l’altro, il provvedimento di Ammonimento del Questore nei confronti del bullo e/o cyberbullo, in analogia con quanto già previsto in tema di violenza di genere”.