E’ l’obiettivo del disegno di legge denominato ‘Azioni a difesa della salute, delle acque superficiali e sotterranee, del suolo e dell’agricoltura siciliana’, depositato a palazzo dei Normanni, sede dell’Ars, dalla deputata regionale del M5S Valentina Palmeri.
Il ddl dispone lo stop in Sicilia all’uso di prodotti a base di glifosato e neonicotinoidi in agricoltura. Non solo, il provvedimento ha l’ambizione di rivoluzionare le tecniche agricole nell’Isola per arrivare entro il 2025 a rendere obbligatorio l’utilizzo di concimi consentiti nell’agricoltura sostenibile, quindi biologica, biodinamica, permacultura, agricoltura sinergica.
Sono previste sanzioni, in caso di violazione, che vanno da un minimo di 500 a un massimo di 3 mila euro e prevedendo l’obbligo di destinare i proventi a corsi di formazione, attività di ricerca, servizi per le aziende agricole e campagne di informazione, allo scopo di facilitare la conversione delle aziende tradizionali verso un modello più sostenibile.
Il ddl regola, infatti, le modalità di svolgimento delle attività ispettive e di vigilanza, demandandole ai corpi di polizia di Stato, municipale, provinciale, agli Ispettorati Agrari e Forestali e alle Asp.
“Sono tanti i problemi legati all’utilizzo di questi veleni – dice la deputata regionale del M5S Valentina Palmeri – dalla moria delle api e degli insetti impollinatori, che svolgono un ruolo inestimabile – ossia la produzione del cibo -, alla perdita e degradazione del suolo, dai tumori e dalle allergie, all’inquinamento delle falde idriche”.
“Tutto questo – aggiunge – provoca un impoverimento del nostro territorio e del nostro Paese che non viene considerato e misurato, perché potrebbe nuocere a qualche multinazionale, mentre l’Ue su questo tema dorme sonni tranquilli”.