Il vice presidente del Consiglio presidenziale e vice premier del Governo di accordo nazionale libico (Gna), Ahmed Maiteeq, si dice “fiducioso di trovare una soluzione per la vicenda dei pescatori italiani in Libia”.
Il politico libico, protagonista di recente di un accordo con il generale Khalifa Haftar che ha permesso la ripresa della produzione petrolifera libica, si dice “impegnato in prima fila nella risoluzione della vicenda dei pescatori italiani, ma sempre nel rispetto della legge sia italiana che libica”. Parlando ad “Agenzia Nova” della vicenda dei nostri connazionali detenuti a Bengasi, Maiteeq ha spiegato: “Io sono intervenuto personalmente per diminuire il dolore di tutte le famiglie libiche (dei quattro calciatori detenuti in Italia con l’accusa di traffico di esseri umani, ndr) e italiane, però tutto quello che facciamo come governo libico e italiano deve avvenire nel rispetto della legge dei due Paesi. Sono impegnato per trovare una soluzione il più velocemente possibile”.
Rispetto quindi alle richieste avanzate dalla Cirenaica per arrivare ad una soluzione, Maiteeq ha ulteriormente precisato: “Noi siamo qua per facilitare la vita della gente. Tutti devono sentire l’aiuto del governo perché le relazioni tra Libia e Italia sono sempre molto particolari. Va ribadito però che la legge è superiore a tutti ed ogni soluzione deve avvenire nel rispetto delle leggi vigenti in entrambe i paesi”.
Fonte Agenzia Nova